Vinitaly 2021, programmato a Giugno, sarebbe (condizionale d’obbligo)
pronto a “slittare” nuovamente: mese di Settembre.
Il motivo principale? Non rendere le caparre già in cassa. Intanto è certo che
i buyer internazionali diserteranno la prevista manifestazione di fine
primavera, quindi solo per e tra italiani e poi non dimentichiamoci le “difficoltà”
inerenti ad un periodo di lavoro per le aziende e alle alte temperature che
questo clima ci ha abituato in quel periodo (giugno).
Anche lo spostamento a settembre con le vendemmie in atto e i lavori in cantina preoccupano non poco i produttori. Meno quelli strutturati con “forze vendita” separate dalle forze lavoro ma per i Consorzi e i loro piccoli consorziati sarebbe estremamente difficile partecipare.
La migliore decisione? Rimandare ad Aprile del 2022, tutti vaccinati e finalmente liberi nel riprendere le abitudini di sempre.
Verona Fiere ha fissato al 1 marzo l’ultima decisione.
Speriamo prevalga il “buon senso”.
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