Furto alle Tenute de Corato,
portate via 35 mila barbatelle.
"Un durissimo colpo"
Amara sorpresa: un "commando" di ladri si è introdotto
in cantina e sottratto 35.000 barbatelle ancora da impiantare. Facevano parte
di un “nuovo progetto” che Carlo de Corato, insieme al Prof. Attilio Scienza e
il Crea di Turi, aveva messo in atto per lo studio di varietà autoctone pugliesi:
Bombino Nero e Nero di Troia.
“Un durissimo colpo”. Così Carlo de Corato, 82 anni e da 50
vendemmie patron della Rivera, cantina storica e punto di riferimento della
Puglia enologica. “In questi giorni avrei dato il via ad impiantare ben 10 ettari
di nuovi vigneti”.
Non normali vigneti.
Una terza generazione delle selezioni massali individuate
per fornire eccellente materia prima per i vini aziendali che esprimono le 3
Docg di Castel del Monte: Puer Apuliae Castel del Monte Nero di Troia Riserva,
fresco di prestigiosi riconoscimenti, Il Falcone Castel del Monte Rosso
Riserva, vino simbolo della cantina, e il Pungirosa Castel del Monte Bombino
Nero, rosato fresco e succoso di grande successo.
"Per chi ha commesso il furto – ha concluso amareggiato
Carlo de Corato – si tratta solo di merce da piazzare in qualche maniera sul
mercato nero, ma per noi e per l’intero territorio vitivinicolo quelle
barbatelle rappresentano il futuro. Per fortuna non tutto è perduto perché il
vivaio ne aveva ancora qualche migliaio da cui ripartiremo. Di certo non ci
fermiamo e non sarà questo l’ultimo vigneto che pianto".
Fonte: Cronache di Gusto.
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