mercoledì 17 maggio 2017

La dura vita da assaggiatore






…e poi ci sono momenti che ami in maniera viscerale, profonda.


Testare una nuova azienda in un contesto sobrio, misurato, lineare: Ristorante Acquasalata.

Davide, Paola e l’amico di sempre per i test: GianLuca.

I vini serviti senza filo logico, alla rinfusa come piace a me. Per mettermi alla prova.

Questi i vini e i punteggi:



Perlinetto 2014, Chardonnay 50%, Pinot Bianco 25%, Petit Manseng 25% buono, voto 86/100

Guidarello 2014, Cabernet Sauvignon 60% e Merlot 40%. Buono, Voto 85/100

Chianti Classico 2014, Sangiovese 90% e Merlot 10%. Buono, Voto 86/100

Chianti Classico 2015 “campione di botte”, Sangiovese 90% e Merlot 10%. Ottimo, Voto 89/100

Laprima 2016, Cabernet Sauvignon 100%. Eccellente, Voto 90/100

Quercegrosse 2015. Merlot 100%. Ottimo Voto 88/100

Bosco Bruno 2014. Pinot Noir 100%. Ottimo vino interessante ma difficile da classificare tra i Pinot Noir. Ottimo, Voto 88/100

La cucina ci ha deliziato con:

entré di tartare di fassona piemontese con sopra un nido di agretti e uovo marinato, purè di fave



risotto carnaroli acquerello con asparagi e dadolini di guanciale



agnello in crosta di senape, zucchine con fiori in tempura, purè di piselli



scaglie di scoppolato, assaggi di pecorino di Seggiano e prosciutto in bigongia.





Ho scoperto sulla mia pelle quanto sia dura

la vita da assaggiatore!


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