Perché non si sono interrotti i contatti con le aziende.
Châteauneuf
du Pape – 2017 Château de la Gardine Cuvée des Générations Marie-Léoncie.
Vieilles Vignes Le Vin blanc.
(perché non esiste solo lo Châteauneuf du Pape Rouge)
Nei miei molteplici viaggi in Francia ho raccolto varie definizioni
per questo o quel vino.
Paragoni a volte azzeccati, a volte senza senso.
Ci
provo anch’io sperando di non finire tra i secondi:
Cuvéè des Générations Marie-Léoncie, il Puligny della Côte
du Rhône
meridionale.
È vero che si tratta di un Roussanne non in purezza, ma il
10% circa di Clairette non modifica il profilo del vino.
Note aziendali: Proviene da un territorio unico con pini e
oliveti, il profumo di lavanda, timo e rosmarino nel forte ma tiepido vento
marino. Ed è il vento il vero direttore d’orchestra. Spesso quello tiepido
mediterraneo viene sostotuito dal freddo mistral ed allora i vigneti si
difendono rimanendo “bassi” e gradiscono le siepi di cipressi o i frangivento
di canne. Sorprendono i ciottoli tondeggianti che ricoprono i terreni in ricordo
dell’epoca glaciale.
Sappiamo che da queste parti è ammesso l’uso fino a
tredici vitigni e da tutto ciò ne conseguono prodotti complessi e unici.
Nel caso di questo bianco la volontà aziendale è quella di
far capire che singoli vitigni possano essere compartecipi al successo della
viticoltura di questi luoghi.
Zona: Châteauneuf
du Pape (Rodano Meridionale)
Suolo: Ciottoloso e calcareo.
Uvaggio:
Roussanne 90%, Clairette 10%
Sistema di
allevamento: cordone speronato
Età delle viti: oltre 60 anni allevate su calcari urgoniani
situati sul lato occidentale della tenuta. Ciò fornisce ai vini un'eccellente
mineralità. Esposizione: prevalentemente altitudine sud-ovest: 40-100 metri
Vinificazione: Raccolta anticipata (di solito prima del 15
settembre) per preservare la massima freschezza. Raccolta manuale al 100% in
piccoli cestini. Le uve vengono pressate delicatamente in una pressa pneumatica
subito dopo la vendemmia. Dopo la decantazione a freddo, il Roussanne fermenta
in botti di rovere da 225 litri usate (barrique). Successivamente il vino viene
travasato e matura in barriques nuove di rovere con agitazione e svinatura
regolari.
Analisi sensoriale: Concede
poco spazio al fruttato per contro di una essenzialità “rocciosa”. Gli
equilibri di una vigna sessantenne cede un senso della misura e dell’eleganza.
Una versione di luminosa complessità. Eccellente.
Il mio abbinamento: Una cena inventata lì per lì. uova al
tegamino con asparagi e vellutata di tartufo bianco (in tempo di covid è manna)
che portai da Trevi e precisamente da San Pietro a Pettine. Chapeau!
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