lunedì 11 maggio 2020

VINI DEGUSTATI DURANTE IL COVID-19. 10/05/2020



Perché non si sono interrotti i contatti con le aziende.



Fedespina, Pinot Nero 2016

Premessa: Posso dire di essere stato partecipe, grazie ad Antonio Farina e all’enologo Francesco Petacco, alla sua nascita.

Note aziendali: Il nome del  vino prende forma da una storia familiare tramandata nei secoli. Il racconto narra la storia di un antenato della famiglia Fedespina, tale Rossi amministratore dei beni del Marchesato che visse intorno al XV secolo il quale sventò una congiura di palazzo ai danni dei Marchesi Malaspina. L’azione dell’impavido, per riconoscenza e fedeltà, fu premiata conferendogli il cognome Fedespina (fedele ai Marchesi).



Zona: Alta Lunigiana

Suolo:  Argillo-calcareo con una significativa presenza di sabbia e limo.

Vinificazione:  Macerazione sulle bucce per 20 giorni a temperatura tra i 22-27° in botti di cemento. A svinatura avvenuta si stimola naturalmente la fermentazione malolattica. Per 15 mesi in barili da 300 litri di legno Francese. Affinamento in bottiglia Minimo 12 mesi.  Dati analitici Alcool 13,50% vol, SO2 totale 22/50 mg/l.



Analisi sensoriale:  Rubino terso e lucente. Ventaglio aromatico composto da floreale macerato avvolto da ribes, lamponi, sottobosco con pennellate minerali. Sorso fresco. Coniuga struttura a soave leggiadria. Lungo. Eccellente!

Il mio abbinamento: Testaroli della Lunigiana comprati alla coop e conditi con ragù di cinghiale. Direte: ma i testaroli amano il pesto. Provateli con il ragù annaffiandoli con il pinot nero di Antonio e non ve ne pentirete. Chapeau!


Antonio e Francesco




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