sabato 25 aprile 2020

Appello choc di oltre duecento vignaioli:





"Sia pagato subito il vino venduto nel 2019"

È un appello choc quello firmato da 215 vignaioli italiani. 

Non solo per un manifesto appello come grido di allarme per la difficoltà del momento e per la preoccupazione che il loro vino resti nelle cantine invenduto, ma perché si è bloccato il flusso dei pagamenti

Caterina Gargari

Ed è un appello rivolto al canale Ho.Re.Ca (acronimo di Hotellerie-Restaurant-Café anche se la terza parola viene a volte identificata con Catering, o altre similari) rappresentato da chi somministra gli alimenti e le bevande, a differenza della GDO o Grande Distribuzione Organizzata. 

Ivan Giuliani

Per la stragrande maggioranza di questi 215 vignaioli il canale Ho.Re.Ca. è l’unico canale commerciale attivo, l’unico interlocutore per la vendita del vino.
Nella sostanza i vignaioli che hanno firmato quest’appello chiedono ai ristoratori e agli enotecari di pagare il vino venduto e fatturato fino al 31 dicembre 2019.


Marco Borselli

È fuor dubbio che i vignaioli siano stati colti all’improvviso da questa crisi dovuta alla pandemia e che non siano per niente attrezzati a gestire, al momento, un canale commerciale alternativo. 
Sono dell'opinione che l’e-commerce sia, in un prossimo futuro organizzato, l'unico canale necessario per sopravvivere. “Imitiamo i cinesi che, in buona sostanza, l’hanno “inventato” (un mio modesto pensiero).

Il futuro

Quest’appello ha già avuto un momento di concertazione importante per l’immediato benestare del Club Excellence, il circuito che mette insieme una dozzina tra i principali distributori di vino italiano (Sagna, Proposta Vini, Cuzziol, Teatro del Vino ecc ecc)

Ginevra Venerosi Pesciolini

Tra i vignaioli che hanno aderito all’appello choc figurano tanti che fanno parte della Fivi, la Federazione Italiana  Vignaioli Indipendenti, sempre in prima linea nelle battaglie a favore del Vino. 

Moreno Petrini

"L'idea nasce da questa attuale situazione che stiamo vivendo – ha affermato uno dei firmatari -  Non parliamo di distillazione, per carità: diventeremmo la barzelletta del mondo del vino".



Ecco i nomi di alcuni vignaioli sottoscrittori dell'appello. Ho scelto quelli che operano in territori a noi vicini:

1. Caterina Gargari – Pieve de’ Pitti – Terricciola (PI)
2. Ivan Giuliani – Terenzuola ss – Fosdinovo (MS)
3. Antonio Arrighi – Arrighi Agricola – Porto Azzurro Isola d’Elba (LI)
4. Michele Satta ¬– Az. Agr. Michele Satta ¬– Bolgheri (LI)
5. Rocco Toscani – Az. Agr. Toscani – Casale Marittimo (PI)
6. Marco Borselli – Az. Agr- Valle del Sole – Lucca (LU)
7. Ginevra Venerosi – Tenuta di Ghizzano – Peccioli (PI)
8. Moreno Petrini – Tenuta di Valgiano – Capannori (LU)
9. Leonardo Beconcini – Beconcini – San Miniato (PI)

Testo rielaborato dall’articolo pubblicato su Cronache di Gusto a firma Fabrizio Carrera e Giorgio Vaiana


Il futuro








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