Phineas lo spumante così pazzo, così intrigante.
Prodotto dalla più conosciuta
Sektkellerei del Sud Tirolo: Arunda
Devo ringraziare l’amico Gianluca Domenici per questa esperienza
“buffa, intrigante, diversa”. Ė stato lui che ne ha parlato come propria
esperienza durante la visita della Cantina Alois
Lageder.
Alois ascoltandolo si è alzato, è uscito dalla sala
degustazione ed è tornato poco dopo con una bottiglia proprio di Arunda
Phineas, la stuzzicante segreta e ignota
realtà, quasi a significare che niente è a lui sconosciuto nel Sud Tirolo.
Il colore si è presentato
“scioccante”, da spumante invecchiato nel tempo e alla vista come ossidato. Ho
immerso il naso nel calice (a dire il vero oltre il consentito dalle normali
regole degustative) e da subito sono stato travolto da profumi che ricordano il
trasporto del vento di mare nelle giornate di libeccio pieno (salmastro). La
nota salina predominante che ritrovo al palato accompagnata da una acuta
acidità. La carbonica l’ho definita
tonica, energica. Mi ha affascinato nella sua diversità. Fuori da ogni
canone degustativo di spumanti presenti
nella mia memoria. Mi sono soffermato nuovamente sull’olfatto. Ho rintracciato
la frutta molto matura, quasi macerata, la macedonia del giorno dopo, con un
finale olfattivo ammandorlato. Sempre più intrigante.
Nel frattempo Alois Lageder ha iniziato
a raccontare la “storia” che ha dell’incredibile. Un piccolo produttore che
coltivò il vitigno greco Assyrtico
nel luogo (Sud Tirolo) meno adatto ad una vite amante del caldo e abituato alla
siccità, lontano da quel mare salmastroso. Procedette con fermentazioni “molto
familiari” e provò a spumantizzarlo. Dopo la sua morte Arunda riprese il
progetto e seguitò con la spumantizzazione aggiungendo nel vino base un po’ di
chardonnay e pinot bianco per “aggraziarlo”.
L'Assyrtiko è un vitigno
autoctono del'isola di Santorini ed oggi è fra i vitigni più vitali dell'area
mediterranea greca. Ha una forte resistenza all'aridità, alla peronospera, alle
muffe ed alla botrytis. Tanto forte che perfino la fillossera non è riuscita ad
attaccarlo. Ancora oggi, nei vigneti di Santorini, ha radici proprie. Una delle caratteristiche è la forte acidità.
Per questo Arunda ha proseguito l’originario progetto spumantizzandolo.
Difficile risalire alla scelta
del nome Phineas; forse il richiamo a
quel Phineas intelligente ma pazzo ricordato nella leggenda di Candace e
Phineas. Se così fosse mai nome ad un vino è così “azzeccato”.
Urano Cupisti, l’Eretico del Vino
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