venerdì 21 gennaio 2022

Ridateci i piatti della NONNA

 



"Il tempo della cucina molecolare è finito. Ora c'è quella scientifica". 

Parola del Prof Davide Cassi.




Interessante intervista della collega Alessandra Meldolesi al  Prof .Davide Cassi, docente di Fisica della Materia e presidente del Future Cooking Lab, Università di Parma pubblicata su Cronache di Gusto.

La moda della  cucina “molecolare” sembrerebbe ormai archiviata. È arrivato il tempo della cucina scientifica.

cucina molecolare


 “Di fronte al dilagante scientismo, c’è un grande desiderio di tornare alla scienza creativa”. E come inizio la dice lunga.

Cari amici che ri-aspettate il trionfo della cucina della nonna e il trionfo dei piatti e ricette d’altri tempi, dovete pazientare ancora un “bel po’”.


cucina molecolare

Ricordiamo cosa si intende per cucina molecolare. Ho trovato in giro questa definizione che sembra calzare a pennello: “La cucina molecolare è una scienza che, partendo dall'osservazione del comportamento molecolare dei cibi durante la preparazione, permette di trasformare la struttura molecolare degli alimenti senza fare uso di sostanze chimiche additive”.


Ristorante El Bulli

Il fenomeno di El Bulli il ristorante spagnolo ubicato nei pressi della città di Roses, in Catalogna, condotto dallo chef Ferran Adrià e insignito delle tre stelle della Guida Michelin fino alla sua chiusura, avvenuta il 30 luglio 2011. Descritto come "il più fantasioso generatore di alta cucina del pianeta" ed associato al movimento della gastronomia molecolare. Nel 2014 è stato riaperto come centro creativo.


Ferran Adrià

"El Bulli è stato un fenomeno unico e irripetibile nella storia e gli effetti della sua chiusura si sono manifestati immediatamente. Se è vero che la grande rivoluzione spagnola ha avuto molti protagonisti e non uno solo, è altrettanto vero che era lo chef  Ferran Adrià a dettare le tendenze e ad unificare l’avanguardia”.

“Negli ultimissimi anni, ho notato che sta nascendo un interesse sempre maggiore sui processi di cottura innovativi: dai forni a pressione al bagnomaria a pressione (la famosa Ocoo), ma siamo giusto agli inizi. Tra i cuochi, restando fuori dall’Italia per non dover operare scelte difficili, mi vengono in mente senz’altro Redzepi, Aduriz e Castro".

Attualmente su cosa si sta ricercando nel mondo?

"Ci sono almeno due filoni molto promettenti. Il primo riguarda la ricerca di processi innovativi di trasformazione degli alimenti. Il secondo  riguarda la cucina vegana. Ho assaggiato bistecche vegane di nuova generazione che, oltre a riprodurre il sapore della carne utilizzando proteine vegetali, imitano la struttura delle fibre muscolari attraverso un processo di stampa 3d".



Dimenticatevi la bistecca alla fiorentina. Stravincono gli ultrasuoni e le proteine vegane.


Bistecca alla fiorentina

"Siamo entrati in una fase in cui il motore dell’innovazione è tornato nei laboratori scientifici. Non solo per una questione di finanziamenti e attrezzature, ma perché, dopo anni di applicazioni gastronomiche di innovazioni scientifiche, le idee semplici si sono esaurite. In questo momento è necessaria di nuovo una ricerca euristica, che esplori nuove possibilità senza l’assillo di applicazioni immediate”.

Quali sono i piatti più interessanti che ha mangiato negli ultimi anni?

“Se devo scegliere, opto per due estremi opposti. Il primo è Vibrazioni di Massimiliano Alajmo. Rappresenta un grande esperimento sulla sinestesia dei sensi, l’evoluzione 2.0 di The sound of the sea di Heston Blumenthal. Là esisteva la suggestione sonora, ma il commensale la subiva passivamente. Qui, entra in gioco l’interattività, il meccanismo di feedback: chi mangia ascolta i rumori amplificati del suo gesto gastronomico e lo rimodula sulla base delle sensazioni che produce.

L’altro è un torrone di ceci, che un artigiano spagnolo ha cercato di riprodurre sulla base di testimonianze scritte di secoli fa. Testimonianze, si badi bene, non ricette: l’analisi storico-filologica alla base del risultato è emozionante. Chapeau, in entrambi i casi".

Così è se vi pare. Ridateci la nonna!


L'Eretico del Vino e non solo!








 


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