martedì 16 marzo 2021

Turbiana ovvero il Trebbiano del Lugana

 


Grappoli di Turbiana

Ufficializzati i nuovi cloni di Turbiana iscritti ufficialmente nel Registro.


Questa la notizia che ci permette di scoprire questo vitigno antico che fa parte della famiglia dei Trebbiani pur avendo una sua peculiare identità.

Si chiamano "Turbiana Ctl1", "Turbiana Ctl3", "Turbiana Ctl5"

Ctl sta per Consorzio Tutela Lugana, il vero protagonista di questo importante lavoro di ricerca iniziato nel 2010, in collaborazione con lo Studio Agronomico Sata.



La meticolosa analisi nei vigneti storici ha permesso di individuare singole piante con caratteristiche peculiari per qualità, sanità, maturazione e intensità gustativa delle uve.


Vigneti di Turbiana con, sullo sfondo, il Lago di Garda


Al termine del percorso, solo ai tre migliori è stata riservata la possibilità di essere ufficialmente registrati.

La famiglia dei Trebbiano alla quale appartiene il Turbiana,  ha origini molto antiche.

Questa storia, assieme alla vasta e diversificata area di coltivazione, spiega l’esistenza di tanti sinonimi e varianti locali, fonte di ricchezza ma anche, in alcuni casi, di confusione.



Ricerche sul Dna (“Il Trebbiano di Lugana: aspetti storici e genetici” di Pierluigi Villa, Osvaldo Failla, Massimo Labra, Attilio Scienza, del 2001) hanno dimostrato che, per quanto Trebbiano di Lugana (localmente detto “Turbiana”) e Verdicchio siano stretti parenti, più vicini tra di loro rispetto ad altre varietà quali il Trebbiano d’Abruzzo e quello Toscano, si tratta di due vitigni geneticamente distinti.



Il Trebbiano di Lugana ha un’attitudine più tardiva e leggermente meno produttiva, oltre a essersi adattato, nel tempo e con successive selezioni fatte dai viticoltori locali, alle caratteristiche pedoclimatiche del lago di Garda, significativamente diverse da quelle degli altri areali.


Urano Cupisti l'Eretico del Vino





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