giovedì 25 marzo 2021

Ci risiamo, Italia sotto attacco in Europa.

 



NUTRISCORE


Questa volta è il Nutriscore, “la patata bollente che, a detta del presidente della Coldiretti, Ettore Prandini (e non solo lui), penalizzerebbe il Made in Italy.

Ma cos’è il Nutriscore? Nutri-Score è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia pensato per semplificare l'identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l'utilizzo di due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E. (Wikipedia)




"Salviamo la Dieta mediterranea"!!! Questo il grido, anzi l’urlo, del Presidente della Coldiretti: "Il nuovo protagonismo dell'Italia in Europa è importante per difendere il made in Italy agroalimentare dall'attacco di lobby e burocrazia (europea) che con tagli di risorse ed etichette allarmistiche colpiscono addirittura prodotti base della dieta mediterranea" (questo è un duro attacco all'Unione Europes così come in essere).

L'etichettatura nutriscore francese insieme a quella a semaforo adottata nel Regno Unito, indirizzano il consumatore, con un bel verde, a scegliere prodotti con ingredienti di sintesi e a basso costo spacciandoli per più salutari. Un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. Questo il pensiero degli associati alla Coldiretti.


Così gli scaffali futuri nell'Unione Europea

“Si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l'olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate. L'equilibrio nutrizionale va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e per questo non sono accettabili etichette semplicistiche che allarmano o scoraggiano il consumo di uno specifico prodotto, dall'extravergine di oliva al vino”.

La cosa è seria e serve una forte opposizione dell’Italia nelle commissioni europee specifiche.


Anche la Spagna contro

Il successo della dieta mediterranea è stato messo sotto attacco anche dalla recente approvazione da parte della Commissione del piano per la salute che prevede la presentazione entro il 2023 una proposta per introdurre avvertimenti salutistici nelle etichette delle bevande alcoliche senza escludere esplicitamente il vino ma anche la revisione della politica di promozione dei prodotti agricoli dell'Unione europea con l'obiettivo di ridurre i consumi di vino e prodotti quali carni rosse e salumi che rappresentano le punte di diamante del made in Italy all'estero. E con ilo vento green che spira in Europa non c’è da stare molto allegri.

"Il giusto impegno della Commissione europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate", afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.


Queste le indicazioni dell'Unione Europea


S rischia dii perdere un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado. L'Italia è il Paese più ricco di piccole tipicità tradizionali che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che senza sostegni alla promozione rischiano invece di essere condannate all'estinzione. Occorre fermare l'approccio superficiale al tema dell'alimentazione.

Fonte e parte del Testo: Cronache di Gusto.


Urano Cupisti, l'Eretico del Vino





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