L’Italia è sicuramente il paese vitivinicolo con il più alto
numero di vitigni autoctoni.
È notizia recente che sei nuove varietà siciliane sono
state iscritte nel Registro Nazionale
Già al Vinitaly del 2017 si era tenuta una degustazione
storica con 5 vini ottenuti da altrettanti 5 specie di uve coltivate in Sicilia
e recuperate dall'antica memoria. Oggi arriva un'altra importante notizia.
6 nuove varietà di vite da vino sono state iscritte
ufficialmente nel Registro Nazionale delle varietà di Vite.
Cinque sono a bacca
rossa. Si tratta di Inzolia nera, Lucignola, Orisi, Usirioto e Vitrarolo.
Quello a bacca bianca è invece il Recunu.
La registrazione consente a questi sei vitigni antichi,
che in pochissimi esemplari sopravvivevano da secoli in Sicilia, di diventare
delle nuove varietà di vite da vino idonee ad essere impiantate e a dare vini
dalle caratteristiche organolettiche inedite e fortemente legate al territorio.
"Valorizzazione dei vitigni autoctoni "
ovvero recupero, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio ampelografico nella sua complessità.
I vitigni antichi non solo rappresentano un elemento
essenziale, per promuovere l’originalità nel mondo del vino, ma la loro tutela
e promozione rappresenta anche una concreta azione nella salvaguardia della
biodiversità e dei territori storicamente vocati alla viticoltura.
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