Alla scoperta della doc di Milano:
tasting e incontri per
celebrare la San Colombano
Carlo Pietrasanta, past president del Movimento del Turismo
Italiano:
“Milano ha una collina alta come la sua Madonnina: vigneti, vini e
vignaiuoli. Alla scoperta del vino di Milano”.
Gli è bastato dire con la simpatia che lo caratterizza
“siamo il vino della città metropolitana e dobbiamo far conoscere ai milanesi
il vino del proprio territorio” per sintetizzare una grande iniziativa di
promozione di una piccola area viticola della Lombardia, cioè San Colombano,
l’unica doc milanese che seppur piccola, ha propaggini in tre provincie:
Milano, Lodi e Pavia.
Per fare scoprire ai milanesi il vino che si produce nel
territorio milanese – non è un paradosso -, i viticoltori di San Colombano al
Lambro (azienda agricola Nettare dei Santi, azienda agricola Panigada Antonio,
azienda agricola Panizzari Angelo, azienda agricola Bossi Stefano, Cantina e
barricaia Pietrasanta) hanno organizzato fino al 10 novembre una degustazione
dei vini prodotti sulla collina di San Colombano.
Carlo Pietrasanta ha coinvolto tre associazioni impegnati
nella promozione del buon vino italiano: l’Onav che raggruppa i degustatori appassionati
di vino, Aspi (Associazione sommellerie professionale italiana) e Fisar, che
hanno curato il banco d’assaggio permanente e le degustazioni guidate.
Unica doc milanese con grandi potenzialità sia con
l’utilizzo dei vitigni tipici della zona come croatina, barbera e uva rara per
i rossi e verdea per i bianchi sia con i vitigni interazionali come merlot,
cabernet sauvignon, chardonnay, riesling e sauvignon che stanno dando dei
risultati molto importanti.
Per sostenere questo progetto, i cinque produttori di San
Colombano hanno chiesto ed avuto la collaborazione del Movimento del turismo
del vino che nel 2015 ha vinto la gara bandita dal Comune, per l’affidamento in fitto dell’edificio che
una volta ospitava uno dei caselli daziari di accesso alla città, in questo caso
quello di piazza XXV Maggio, denominandolo “La Porta del Vino” allo scopo di
divulgare agli appassionati e ai curiosi della metropoli milanese l’ampia
varietà e ricchezza dei vini lombardi.
Fonte e Testo di partenza Cronache di Gusto (Pizzillo)
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