A Cerea la tre giorni di ViniVeri,
"nel rispetto dei
ritmi e delle risorse naturali"
Quindici anni per ViniVeri 2018-Vini secondo Natura. Compie
tre lustri la prima storica manifestazione italiana di vini e prodotti
alimentari ottenuti da processi naturali che, organizzata dal Consorzio
Viniveri, si terrà da venerdì 13 a domenica 15 aprile all’Areaexp “La Fabbrica”,
nel cuore della cittadina di Cerea, a pochi chilometri da Verona.
“Amore per la natura e i suoi cicli” come tema conduttore
della 15esima edizione che raccoglie centinaia di produttori italiani ed
europei. E oltre all’area espositiva, degustazioni guidate, due cene con chef
di fama, nonché un convegno con illustri testimonianze, confronti e interventi
tra vignaioli sullo stato di salute del vino e sull’etichetta trasparente, per
fare il punto sull’odierna situazione del vino cosiddetto “naturale” e un bilancio
di questi primi decenni di vini prodotti secondo natura. Infine, una preziosa
enoteca riservata ai visitatori dove acquistare a prezzo di cantina.
Un’intensa tre giorni di immersione in un mondo - quello del
vino prodotto con rispetto per i ritmi e le risorse della terra – tutto da
esplorare e conoscere. L’amore per la natura e suoi cicli è il tema conduttore
della 15esima edizione di ViniVeri 2018. Amore come arte del saper attendere,
come “certezza che la natura non tradisce mai“ – sostiene il Presidente di
ViniVeri Giampiero Bea - nel rispetto dei ritmi e delle risorse naturali.
Amore, in un’epoca di standardizzazione e omologazione, per i frutti di
un’agricoltura sostenibile che preserva ed esalta la ricchezza e l’unicità dei
territori e della loro biodiversità.
Amore, natura, passione, ambiente, rispetto, sostenibilità,
identità: valori condivisi dal gruppo di vignaioli-artigiani che si sono dati
il nome di “ViniVeri”. Vagando per l’Europa prima, aggregandosi poi all’inizio
degli anni 2000 attraverso “la Regola” (una sorta di regolamento che stabilisce
le operazioni possibili e non, sia in vigna che in cantina), ViniVeri
rappresenta il primo nucleo di vignaioli che ha inteso far conoscere la
“viticoltura naturale”, escludendo ogni tipo di chimica di sintesi in vigna e
ogni sostanza ammessa per uso enologico in cantina, scardinando convinzioni e
convenzioni radicate.
Quindici anni dalla prima uscita ufficiale come “gruppo
ViniVeri”, che hanno segnato e cambiato il mondo del vino. Con una filosofia pratica
che è anche uno stile di vita.Una via che il Consorzio ViniVeri continua con
convinzione a perseguire al dì là di mode e tendenze contingenti. Mettendo al
centro il vignaiolo, la vigna, la cantina, il rispetto dei cicli naturali, la
tutela dell’ambiente, l’identità del territorio, la produzione eco-sostenibile,
coniugando il tutto in un’opera di custodia e amore per ottenere vini di
qualità unici, piacevoli e irripetibili testimoni del proprio ambito.
“ViniVeri2018” è l’occasione annuale -
aperta agli operatori e a tutti gli appassionati del vino - per incontrare,
conoscere e confrontarsi con i “Vignaioli Custodi di identità che ricercano
costantemente il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo e i cicli della
natura”, come ama definirli il Presidente Bea, “che di fatto rappresentano una
filosofia di vita”.
Presenti nei tre giorni di ViniVeri 2018, dalle ore 10 alle
ore 18, insieme ai produttori del Consorzio Viniveri (Giuseppe Rinaldi, Ezio
Cerruti, Ezio Giacomo Trinchero, Serafino Rivella, Eugenio Rosi, Casa Coste
Piane, Castello di Lispida, La Castellada, Dario Princic, Zidarich, Vodopivec,
Ronco Severo, Mlečnik, Slavček, Massa Vecchia, Podere Luisa, Carla Simonetti,
Walter Mattoni, Oasi degli Angeli, Paolo Bea, Praesidium, PaneVino, Salvatore
Ferrandes), oltre un centinaio di “Vignaioli del vino generato senza aggiunta
di sostanze ammesse per uso enologico” (ad eccezione di modeste dosi di
solfiti), italiani ed esteri, provenienti da Francia, Spagna, Austria,
Slovacchia, Slovenia, Portogallo e Grecia.
A unirli la passione e la condivisione di una filosofia
produttiva che va oltre la certificazione biologica europea: quella di generare
vino senza pesticidi, senza l’uso della chimica di sintesi in vigna e senza
l’uso di addizioni e stabilizzazioni forzate in cantina. Vini che non
contengono addizioni di sostanze estranee alla frutta d’origine e al terroir
che li ha generati, né fatti attraverso processi dominanti.
Le aziende vitivinicole presenti a ViniVeri 2018, hanno
infatti tutte autocertificato, sotto la propria responsabilità, di seguire i
dettami della “Regola” (http://www.viniveri.net/il-consorzio/la-regola/) del
Consorzio Viniveri: rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, naturale e
sostenibile. E tutti i loro vini sono stati sottoposti a una rigida valutazione
terminata con un panel di degustazione prima di essere ritenuti idonei e quindi
invitati a partecipare.
Anche quest’anno su oltre cento nuove richieste di
partecipazione, hanno ottenuto l’idoneità appena quindici nuove cantine. Oltre
ai vini ci sarà spazio anche per produzioni agroalimentari artigianali: dai
formaggi al cioccolato eco sostenibile, dai salumi ai prodotti da forno.La
quindicesima edizione sarà impreziosita da tante iniziative come degustazioni
guidate, cene con chef di fama e interventi sui temi della salute,
dell’identità e della riconoscibilità dell’autenticità del vino, fino a uno dei
cavalli di battaglia del Consorzio Viniveri, quella dell’etichetta trasparente
del vino.
Il Programma degli eventi
Venerdì 13 alle ore 18.30 si svolgerà presso la sala
convegni dell’Areaexp “La Fabbrica” il convegno-dibattito per un confronto e un
bilancio di questi primi 15 anni di vini prodotti secondo natura. L’apertura
dell’incontro prevede la testimonianza di Josko Gravner e a seguire le
riflessioni di Sergio Circella del rinomato ristorante “La Brinca di Né (GE),
di Sergio Rossi della storica “Enoteca Caffè Defilla” di Chiavari (GE) e di un
noto Sommelier.
Non mancheranno le voci di rappresentanti di associazioni di
produttori, italiane ed europee, per fare il punto dell’odierna situazione del
vino secondo natura, dove si è passati dall’iniziale fase pioneristica
all’attuale tumultuoso ingorgo di proposte, a volte improvvisate e strumentali,
sull’onda di una maggiore consapevolezza “critica” dei consumatori.
Lo spazio ristorante dell’Areaexp “La Fabbrica” ospiterà
invece due importanti eventi gastronomici: venerdì 13 la cucina di “VinVeri”
vedrà protagonista Ivan Milani, il nuovo talentuoso chef de "Al Pont De
Ferr" di Maida Mercuri. Lo chef torinese, da poco approdato nel rinomato
ristorante sul Naviglio Grande di Milano, presenterà una cena con alcuni dei
suoi piatti più rappresentativi come il tipico ‘Vitello tonnato’ e ‘Il tempo
delle uova d’oro’. A seguire, ‘Risotto con aringa affumicata, polvere di
capperi e caffè’, ‘Guancia di maiale iberico’ e un dolce creato con grano arso
e mousse di formaggi di capra, mozzarella e rafano.
Per la cena di sabato 14, spazio alla creatività e tipicità
friulana dello chef Ilija Pejic del “Ilija Ristorante” di Tarvisio (UD). Croato
di nascita ma italiano di adozione, lo chef – dopo importanti esperienze in
Spagna - dal 2007 è alla guida del ristorante aperto presso il Golf Club di
Tarvisio, nella splendida piana del Priesnig, un contesto naturale di rara
bellezza. Naturalità, stagionalità e raffinatezza scandiscono i menu ideati
dallo chef. In entrambe le serate, alle proposte degli chef, saranno abbinate
le importanti selezioni di vini dei vignaioli di “ViniVeri”.
Torna anche quest’anno la ricercatissima Enoteca ViniVeri:
la vetrina-bottega posta all’uscita degli spazi espositivi, dove sarà possibile
acquistare a prezzo di cantina, solo nei tre giorni dell’evento, molte delle
rare selezionate etichette presenti a ViniVeri.
Testo e Fonte: Cronache di Gusto
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