lunedì 26 marzo 2018

Il Durello metodo classico





"Monti Lessini", svolta storica: 
ora anche spumanti con rifermentazione in bottiglia



Si chiamano “Lessini Durello” Metodo Italiano e “Monti Lessini” Metodo Classico le due distinte identità che l’assemblea dei soci ha deciso di dare allo spumante berico/veronese.

Con la dicitura “Lessini Durello” verrà indicato solo lo spumante prodotto in autoclave con metodo Martinotti, mentre la denominazione “Monti Lessini”, finora dedicata ai vini fermi, cambia pelle e diventa la casa ideale per lo spumante ottenuto con rifermentazione in bottiglia. Una scelta coraggiosa per questa Doc a 30 anni dalla sua nascita e che ha superato nel 2017 il suo primo milione di bottiglie. "La denominazione ha avuto una crescita importante negli ultimi 5 anni, diventando la quinta Doc spumantistica italiana – spiega Alberto Marchisio, presidente del Consorzio tutela vino Lessini Durello -  Il prodotto è sempre più richiesto anche dai mercati esteri e i produttori hanno sentito l’esigenza di fare chiarezza per il consumatore finale; in questo modo i due metodi di produzione saranno ben distinguibili e questa distinzione permette di sviluppare il potenziale di entrambi". Una scelta arrivata dopo il successo di Durello and Friends dello scorso novembre, dove i festeggiamenti dei 30 anni hanno portato tutti i produttori a un'importante riflessione sul futuro di una denominazione in decisa crescita, testimoniata dall’apprezzamento da parte dei consumatori, soprattutto quelli più giovani.

La zona di produzione
La zona di produzione del Lessini Durello si trova sulle colline tra Verona e Vicenza. Sono coltivati a Durella 366 ettari sulle colline veronesi e 107 ettari su quelle vicentine. Sono 428 i viticoltori che coltivano quest’uva autoctona.


Fonte e Testo: Cronache di Gusto

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