"Monti Lessini", svolta storica:
ora anche
spumanti con rifermentazione in bottiglia
Si chiamano “Lessini Durello” Metodo Italiano e “Monti
Lessini” Metodo Classico le due distinte identità che l’assemblea dei soci ha
deciso di dare allo spumante berico/veronese.
Con la dicitura “Lessini Durello” verrà indicato solo lo
spumante prodotto in autoclave con metodo Martinotti, mentre la denominazione
“Monti Lessini”, finora dedicata ai vini fermi, cambia pelle e diventa la casa
ideale per lo spumante ottenuto con rifermentazione in bottiglia. Una scelta
coraggiosa per questa Doc a 30 anni dalla sua nascita e che ha superato nel
2017 il suo primo milione di bottiglie. "La denominazione ha avuto una
crescita importante negli ultimi 5 anni, diventando la quinta Doc spumantistica
italiana – spiega Alberto Marchisio, presidente del Consorzio tutela vino
Lessini Durello - Il prodotto è sempre
più richiesto anche dai mercati esteri e i produttori hanno sentito l’esigenza
di fare chiarezza per il consumatore finale; in questo modo i due metodi di
produzione saranno ben distinguibili e questa distinzione permette di
sviluppare il potenziale di entrambi". Una scelta arrivata dopo il
successo di Durello and Friends dello scorso novembre, dove i festeggiamenti
dei 30 anni hanno portato tutti i produttori a un'importante riflessione sul
futuro di una denominazione in decisa crescita, testimoniata dall’apprezzamento
da parte dei consumatori, soprattutto quelli più giovani.
La zona di produzione
La zona di produzione del Lessini Durello si trova sulle
colline tra Verona e Vicenza. Sono coltivati a Durella 366 ettari sulle colline
veronesi e 107 ettari su quelle vicentine. Sono 428 i viticoltori che coltivano
quest’uva autoctona.
Fonte e Testo: Cronache di Gusto
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