venerdì 26 maggio 2017

I vini del Montecucco per la Festa della Repubblica




I vini del Montecucco in degustazione a Bruxelles

Il Consorzio Tutela Vini Montecucco sarà portabandiera del vino toscano in terra belga in occasione del ricevimento per la Festa della Repubblica organizzato dall’Ambasciata d’Italia
 

Mercoledì 31 maggio, presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Bruxelles, il Consorzio Tutela Vini Montecucco sarà partner dell’Ambasciata d’Italia durante le celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana (2 giugno). 

La DOC e DOCG sarà l’unica realtà consortile della Toscana presente all’appello, con un’interessante selezione di etichette - Basile, ColleMassari, Parmoleto, Peteglia, Pierini e Brugi, Poggio al Gello, Poggio Stenti, Poggio Trevvalle - accanto ad altre associazioni di tutela e aziende del territorio nazionale provenienti da sei regioni: Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Campania, Abruzzo, Marche e Sicilia.

Oltre alla presenza di esponenti del mondo politico belga e i vertici amministrativi della Casa Reale, di Parlamentari europei e alti funzionari delle Istituzioni europee, il ricevimento darà il benvenuto a rappresentanti autorevoli della comunità italiana, del mondo imprenditoriale e dei media locali. 

Insomma, un bel parterre de roi per i vini del Montecucco - gioiello enologico della Maremma coltivato sulle pendici del Monte Amiata - che continuano a far parlare di sé attraverso una costante - e mirata - attività di promozione internazionale della Denominazione.

Ma lo conosciamo bene il Montecucco?

Il Montecucco, la nuova promessa del vino toscano, nasce dalle uve coltivate con passione nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG in vigore da settembre 2011: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano.

Nuova frontiera del vino toscano, la Denominazione, con le sue 65 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio: la zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana. 

Qui si sono succeduti Etruschi, Romani, Longobardi, monaci benedettini, dominio senese e la famiglia dei Medici: una stratificazione storica che ha lasciato tracce indelebili e testimonianze che ancora oggi sono visibili nei borghi, negli stupendi agriturismi e nelle dimore d’epoca, nella produzione di olio e, soprattutto, di vino.
 

 
Ufficio stampa:
Valentina Fraccascia, Zed_Comm
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