Roero, storiche modifiche al disciplinare:
Si introducono i
Cru e la Riserva per l'Arneis Docg
Durante la seconda edizione di Roero Days, che si è tenuta a
Milano, il Consorzio di Tutela Roero ha annunciato le novità del disciplinare
che decretano per il Roero l’ingresso nelle più grandi denominazioni italiane.
Ad annunciarle è stato il presidente Francesco Monchiero in
occasione della kermesse che ha visto la partecipazione di 1300 visitatori tra
giornalisti, operatori del settore e consumatori appassionati.
Le notizie più
importanti riguardano il disciplinare di produzione.
Dalla vendemmia 2017,
infatti, saranno introdotte ufficialmente le “Menzioni Geografiche Aggiuntive
(Mga), che corrispondono alla formalizzazione per legge dei “Cru”. “Le Mga sono
oggi l’unico strumento legislativo che permette di regolamentare la zonazione.
– afferma il presidente Francesco Monchiero. – Siamo la terza denominazione
italiana a raggiungere questo traguardo.
Il lavoro è durato 8 anni ed è stato
complesso, ma, con la collaborazione di tutti i produttori, siamo riusciti a
ottenere il risultato.
Le Mga del Roero sono 135, di cui 19 sono Comunali. I
criteri utilizzati sono stati rigidi. “Pre requisito era la effettiva presenza
di viti in quel territorio, una superficie minima di 10 ettari con la presenza
di almeno 3 produttori. Inoltre abbiamo escluso dalle Mga i fondovalle. Il
risultato è una carta omogenea".
La seconda importante novità annunciata è
l’introduzione della tipologia Riserva per il Roero Arneis
Docg.
“Questa
tipologia dà un nuovo spessore e complessità a questo vino. Il disciplinare
prevede che ci si possa fregiare del Riserva per vini commercializzati a
partire dall'1 marzo del secondo anno dalla vendemmia. Anche in occasione di
Roero Days, le degustazioni guidate hanno dimostrato una pregevole longevità,
ma anche come le diverse espressioni del Roero e del Roero Arneis si possano
confrontare con altri grandi vini italiani.
Durante gli approfondimenti sono
intervenuti firme importanti del giornalismo come Gianni Fabrizio, Fabio Gallo,
Andrea Gori, Giancarlo Gariglio, Dario Cappelloni, Vittorio Manganelli e Paolo
Zaccaria.
L’evento è stato anche una grande occasione per fare
squadra.
Ben 54 produttori, presenti personalmente, nelle sale del Museo dei
Navigli, hanno comunicato tutti assieme i valori di un territorio affascinante.
“Oggi a Roero Days i produttori si sono riuniti per parlare tutti assieme di
Roero. Credo che questo sia un grande segno di maturità - ha concluso il
presidente Monchiero – Il Roero vuole penetrare nel mercato e restarci a lungo,
senza diventare un vino solo di moda. Far conoscere gli uomini che stanno
dietro questo vino credo sia il mezzo più efficacie”.
Fonte Cronache di Gusto
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