Montalcino e Napa (California), gemellaggio nel segno di
grandi vini
Montalcino e la città di Napa in California unite da un
gemellaggio nel segno della cultura enologica e del paesaggio.
Il Consiglio comunale ha approvato lo schema di accordo
istituzionale e ha autorizzato il sindaco Silvio Franceschelli alla
sottoscrizione del patto con il sindaco di Napa Scott Sedgley, oltre alla
costituzione di un comitato per il gemellaggio.
Prende così il via l’iter autorizzativo per legare due
capitali mondiali del vino Montalcino, patria del Brunello e Napa, con la sua
valle, capitale indiscussa del vino americano.
Il Sindaco Silvio Franceschelli : “la disponibilità a promuovere
la costituzione di una nuova rete di relazioni internazionali anche mediante la
realizzazione di un gemellaggio tra istituzioni, attraverso il quale poter
creare opportunità e azioni che rendano agevole, proficua e duratura la
collaborazione fra realtà affini, seppure distanti e l’implementazione di
eventi e programmi che sviluppino il potenziale delle realtà coinvolte verso
l’esterno. Coinvolgeremo il Consorzio del vino Brunello e tutti coloro che
potranno contribuire a sviluppare questi rapporti di amicizia. Credo potranno
nascere buone opportunità in un mondo come quello attuale che è sempre più
connesso”.
Napa Valley è la zona vitivinicola della California più
celebre di tutti gli Stati Uniti d'America, definita non a caso Wine Country.
Il territorio di Napa (77mila abitanti) è fortemente basato sulla produzione
vinicola dei più celebri vitigni “internazionali”, in particolare Cabernet
Sauvignon e Merlot ed è apprezzata nel mondo per lo stile altrettanto
“internazionale” dei suoi vini, dai bianchi ai rossi, e perfino a vini spumanti
prodotti con il sistema del metodo classico.
Tra i produttori non tutti hanno preso la notizia con slancio. Anzi; tra quelli che definirei tradizionalisti e strenui difensori dell’attuale disciplinare, vedere i vini “che odorano di vaniglia” gemellati al “puro” sangiovese grosso detto “brunello” sembra un affronto.
Resisteranno
alle lusinghe americane? E per quanto?
Fonte e parte del testo: Cronache di Gusto.
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