giovedì 15 aprile 2021

Gemellaggio tra Montalcino e Napa. Ma tutti non sono d'accordo.

 




Montalcino e Napa (California), gemellaggio nel segno di grandi vini


Montalcino e la città di Napa in California unite da un gemellaggio nel segno della cultura enologica e del paesaggio.

Il Consiglio comunale ha approvato lo schema di accordo istituzionale e ha autorizzato il sindaco Silvio Franceschelli alla sottoscrizione del patto con il sindaco di Napa Scott Sedgley, oltre alla costituzione di un comitato per il gemellaggio.


Silvio Franceschelli


Prende così il via l’iter autorizzativo per legare due capitali mondiali del vino Montalcino, patria del Brunello e Napa, con la sua valle, capitale indiscussa del vino americano.

Il Sindaco Silvio Franceschelli : “la disponibilità a promuovere la costituzione di una nuova rete di relazioni internazionali anche mediante la realizzazione di un gemellaggio tra istituzioni, attraverso il quale poter creare opportunità e azioni che rendano agevole, proficua e duratura la collaborazione fra realtà affini, seppure distanti e l’implementazione di eventi e programmi che sviluppino il potenziale delle realtà coinvolte verso l’esterno. Coinvolgeremo il Consorzio del vino Brunello e tutti coloro che potranno contribuire a sviluppare questi rapporti di amicizia. Credo potranno nascere buone opportunità in un mondo come quello attuale che è sempre più connesso”.




Napa Valley è la zona vitivinicola della California più celebre di tutti gli Stati Uniti d'America, definita non a caso Wine Country. Il territorio di Napa (77mila abitanti) è fortemente basato sulla produzione vinicola dei più celebri vitigni “internazionali”, in particolare Cabernet Sauvignon e Merlot ed è apprezzata nel mondo per lo stile altrettanto “internazionale” dei suoi vini, dai bianchi ai rossi, e perfino a vini spumanti prodotti con il sistema del metodo classico.


Napa Valley


Tra i produttori non tutti hanno preso la notizia con slancio. Anzi;  tra quelli che definirei  tradizionalisti e strenui difensori dell’attuale disciplinare, vedere i vini “che odorano di vaniglia” gemellati al “puro” sangiovese grosso detto “brunello” sembra un affronto. 

Resisteranno alle lusinghe americane? E per quanto?  

Fonte e parte del testo: Cronache di Gusto.


Urano Cupisti, l'Eretico del Vino




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