La Ripartenza. Date da segnare in agenda.
Dal 2 al 10 ottobre torna la Milano Wine Week: nove giorni di
degustazioni ed eventi (in presenza) ma anche una vera e propria dichiarazione
di guerra a Verona!
Con Milano Wine Week, la promozione del
mondo del vino riparte dalla capitale del Made in Italy e si diffonde a livello
nazionale e globale grazie anche alle nuove tecnologie al servizio degli
eventi.
In calendario 9 giorni di eventi in presenza dove le Aziende vinicole e i Consorzi di Tutela potranno dialogare con gli operatori del settore e i wine lover (finalmente!).
"Milano può dare al vino quello che ha dato alla moda e
al design. Il vino ha bisogno di Milano”. (il riferimento alla querelle con
Verona è chiaro e diretto).
“Milano ha tutte le carte in regola per essere la capitale di una nuova comunicazione del vino – sottolinea il Sottosegretario alle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio -sarà un momento per fare il punto su come comunicarlo nel canale Ho.Re.Ca, sull'importanza di un approccio che tenga conto della cultura e del territorio che è dentro una bottiglia. Il mio auspicio è che la manifestazione di ottobre possa essere l'occasione per lanciare un messaggio di positività e che l'Italia riesca a presentarsi unita per costruire un grande progetto". Unita? Milano contro Verona.
"Un evento che porterà un'ondata di innovazioni sfruttando il sistema Milano degli incontri
d'affari tra espositori e compratori, integrando il consumatore finale, il
territorio e le persone per rilanciare l'economia, con un approccio basato
sull'impiego delle nuove tecnologie per l'elaborazione di dati e prospettive
per il futuro", annuncia Federico Gordini, Presidente di Milano Wine Week.
Insomma l'evento vuole essere strumento di sinergia tra
produttori, aziende, opinion leader, pubblico e territorio, un luogo ideale in
cui la comunicazione tra tutti gli attori e i settori possa creare valore
aggiunto ed essere un volano per il business a livello nazionale e
internazionale.
Rinforza il concetto il Sottosegretario agli Affari Esteri
Manlio Di Stefano. “ È una manifestazione di assoluto rilievo che si propone di
promuovere in Italia e nel mondo il Vino, con l'obiettivo di rilanciare
comparti che hanno sofferto la crisi economica causata dal Covid".
"Come Governo – ha aggiunto il Sottosegretario – incoraggiamo
manifestazioni come Milano Wine Week che possono essere i propulsori della
ripresa economica dell'export e dunque del PIL italiano. Rilancio del comparto,
valorizzazione del territorio e cultura dei consumi, tra i focus della
manifestazione che si inserisce capillarmente nel tessuto cittadino milanese,
con la sua rete di attività e relazioni indispensabili per la ripartenza”.
Verona messa alle corde, superata.
Ed ancora: "Milano Wine Week. Gli occhi di tutto il mondo saranno puntati
sul nostro capoluogo. Sarà ancora una volta la Lombardia a guidare la ripresa
economica del settore" ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura,
Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia.
L'obiettivo è far diventare Milano una grande capitale
internazionale del vino.
Milano Wine Week baserà la sua azione su sei assi
principali:
- l'efficienza del sistema Milano e della sua rete di relazioni
per la ripresa economica dell'intera filiera vinicola e dell'ospitalità;
- la penetrazione capillare nel tessuto cittadino, agevolata
da un nuovo "ecosistema" tecnologico che aiuterà a connettere le
centinaia di iniziative in calendario;
- la creazione di un grande programma di eventi che vedano
protagonista il pubblico consumatore per intercettare la profonda evoluzione
dei comportamenti di consumo e creare occasioni di cultura di prodotto e una
relazione sempre più diretta con i produttori;
- un approccio sistemico tra vino e food - che ben si
inserisce tra le novità di quest'anno - nella promozione dell'eccellenza
italiana;
- la realizzazione di momenti di confronto internazionale
sull'evoluzione del settore e i nuovi strumenti per affrontare i mercati;
- la creazione di un importante programma di promozione
internazionale dedicato ai Consorzi e alle aziende in cui la tecnologia
permette di connettere eventi fisici nei principali mercati di esportazione.
Un palinsesto particolarmente ricco di appuntamenti che si
svilupperà su tre aree d'azione:
- i momenti dedicati agli operatori di settore in cui vengono
definiti gli acquisti per oltre un terzo del fatturato annuo del vino italiano
(Degustazioni, Masterclass, Walk-around Tasting, potenziati digitalmente dalla
piattaforma Digital Wine Fair),
- gli eventi di
formazione e networking finalizzati ad
un Forum di approfondimento dedicato al comparto (Webinar, Seminari e Workshop
- Wine Business Forum, Shaping Wine e Wine Generation Forum, in 3 giornate e
con 3 target mirati),
- un intenso calendario di attività per consumatori e wine
lovers che invaderanno centinaia di location cittadine (Wine Pairing, Wine
Party, Walk Around Tasting, Wine Talks, Circuito Locali MWW, l'Enoteca di MWW).
Diffusione sul territorio e nel resto del mondo, queste le
parole chiave di Milano Wine Week.
Per i wine lover e gli appassionati cosa ha in serbo la Milano
Wine Week?
Ed infine ecco calato il carico da 11 (come a briscola).
"Milano, - dichiara Riccardo Ricci Curbastro,
presidente Federdoc e noto produttore della Franciacorta - città italiana a cui
è ampiamente riconosciuto un ruolo guida nel comparto economico nazionale,
propone con MWW una fiera di impronta decisamente innovativa e con i necessari
presupposti per rispondere alle necessità di ripresa da parte degli operatori e
dei principali professionisti del settore nazionale e internazionale, senza
dimenticare il necessario coinvolgimento del pubblico di consumatori. Un modo
di fare sistema che non può che incontrare il gradimento e la condivisione da
parte dei Consorzi di Tutela del Vino che Federdoc rappresenta".
MWW, questo l’acronimo da dover imparare che potrebbe essere
il nuovo riferimento a livello nazionale per il mondo del vino.
Noi attenti osservatori constatiamo che dietro l’iniziativa
ci sono:
Governo;
Regione Lombardia;
Comune di Milano;
Confartigianato;
Coldiretti;
Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi);
Federdoc in rappresentanza di numerosi Consorzi che hanno dato l’Ok alla
partecipazione.
Tutto questo richiama prepotentemente la nostra attenzione.
La macchina messa in moto è “gigantesca”. Inutile girarci intorno: la
dichiarazione di guerra a Verona è ormai consegnata. Assisteremo ad una lotta
fratricida?
Fonte e parte del testo: Cronache del Gusto
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