giovedì 3 dicembre 2020

Ci risiamo!

 



Vino adulterato con acqua e zucchero e false denominazioni: 

maxi sequestro in Sicilia


Ci risiamo. Ogni tanto saltano fuori partite di vino adulterato e vendite di bottiglie con false denominazioni.

Dobbiamo scandalizzarci? 

Credo proprio di no. Del resto “i furbetti del quartierino” ci sono sempre stati. Importante è vigilare, vigilare bene e non attendere sempre la solita “soffiata”, quella alla quale non si può disattendere.

In ordine di tempo: dopo i Sassicaia “falsi” ecco il sequestro di un laboratorio clandestino e di uno stabilimento enologico, entrambi a Partinico in provincia di Palermo.




250 quintali di zucchero solido, 300 ettolitri di zucchero già disciolto in acqua, oltre 37mila ettolitri di vini e mosti con indicazioni geografiche o denominazioni di origine contraffatti e sofisticati.

Sono in corso perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale per bloccare le partite di prodotto contraffatto e adulterato.

Al momento, dall’indagine ancora in corso, è stato possibile accertare che, tra il 2018 e il 2020, sono stati venduti, da quattro imprese vitivinicole coinvolte, oltre 90mila ettolitri di prodotto vinoso a cantine vitivinicole e acetifici dislocati su tutto il territorio nazionale.

Nel comunicato ufficiale ecco, come di consueto, apparire il politico di turno a ricordare il contrasto alla concorrenza sleale, la difesa del Made in Italy e la qualità e capillarità del nostro sistema di controllo.

Quante volte abbiamo registrato dichiarazioni simili?

Pronti per la prossima “soffiata”.

Fonte notizia: Cronache di Gusto


L'Eretico del Vino


1 commento:

  1. Buongiorno, questa da te scritta è l'ennesima testimonianza delle sofisticazione o alterazioni che vengono perpetrate su un prodotto il Vino Italiano, che in questo modo subisce dei danni mostruosi di immagine e di qualità. Ma un altro problema è anche l'utilizzo di vino spagnolo per la produzione di vini Italiani, che in etichetta scrivono vitigno Sangiovese, Merlot ecc.... . Un enologo mi diceva "guardate che nelle cantine non si produce vino, ma si fa alchimia"... I controlli possono riuscire a scoprire queste porcherie, ma dovrebbe essere la serietà, la professionalità e l'interesse di portare avanti una tradizione a far si che il nostro vino sia sinonimo di qualità!!. Buon bere a tutti!!!

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