venerdì 14 agosto 2020

Badia Pozzeveri, val bene una visita





"Badìa è in genere un sinonimo, variante di abbazia. Non tutti sanno che indica una comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticamente erano monastiche. Se poi aggiungiamo che i monaci che l’hanno fondata ed abitata erano dell’ordine dei Camaldolesi tutto quanto ha un senso. La presenza dell'abbazia faceva sì che il paese fosse una tappa dei pellegrini che percorrevano la Via Francigena nel tratto tra Lucca ed Altopascio". 





Tutto questo al primo “approccio” con Matteo, ultima generazione della famiglia Romani che tutt’oggi fa sì che i circa 160 ettari (bosco, uliveti, seminativi e vigneti, dodici ettari) della Tenuta siano punto di riferimento per “i nuovi pellegrini della Via Francigena”, ristoro (agriturismo) e “conforto” per gli appassionati di vino.



Ieri a calpestare le vigne delle Tenute di Badia, a percorrere l’antico “letto” del fiume Serchio, a chiacchierare con Matteo e capire i sistemi di allevamento  “capovolto alla lucchese”, a fotografare quell’incantevole canneto di vero bambù ed assaggiare il continuo processo evolutivo vinicolo. 

 



Un angolo particolare della Doc Montecarlo. Chapeau!  













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