sabato 30 maggio 2020

VINI DEGUSTATI DURANTE IL COVID-19. 20/05/2020



Perché non si sono interrotti i contatti con le aziende: Il Calamaio, vigneti in San Macario (Lu)






Mi chiamo Samuele Bianchi sono nato nel 1971, vivo e lavoro a Lucca e qui mando avanti la mia piccolissima azienda agricola nonostante la laurea in ingegneria. Come sono arrivato all’agricoltura e al vino?



Iniziò così la mia conoscenza con Samuele alcuni anni fa. Capii da subito che in lui c’era la passione. Anno dopo anno è riuscito ad imporre la sua filosofia producendo vini alcuni dei quali di eccellente livello come il Sangiovese Poiana.

Partiamo dal vitigno. Sangiovese delle Colline Lucchesi così diverso dagli altri allevati in aree più blasonate da renderlo unico e meritevole del distinguo.


Poiana: le sue caratteristiche nella presentazione aziendale  

Terreno: sabbia, limo, argilla. Vigneto: Esposizione EST – SUD – OVEST. Impianto: 2004. Forma d’allevamento: cordone speronato. Bottiglie prodotte: 2500 circa
Caratteristiche organolettiche: colore rubino scarico, si possono apprezzare profumi di frutti rossi maturi come more e ribes e di fiori freschi come la viola. Il passaggio in legno usato ne preserva l’acidità rendendo i tannini più morbidi. Affinamento: parte in acciaio e parte in tonneaux e barriques per 8/10mesi e in bottiglia per 2 mesi.

La degustazione in modalità delivery  nel segno delle Anteprime:

Poiana 2017, annata in commercio



Poiana 2019, attualmente nella fase di affinamento in legno.



Queste le mie deduzioni:

Poiana 2017. Anche se Samuele mi suggerisce che è un vino pronto da bere, ritengo che un paio d’anni in più lo porterebbero al suo stato ottimale. Il microclima fresco fa sì che la versione 2017 abbia una slanciata espressività e lo sviluppo al palato ne rivela una fragranza rustica (tipica del sangiovese lucchese) valida alleata della beva.  Chiusura su note sapide. Ottimo, voto 88/100

Poiana 2019. Riposa in legni più grandi, da 10 q.li  Questo permette al sangiovese di attenuare quella che definisco la rusticità. Nessun giudizio definitivo ma bensì note degustative provenienti dallo spazio-tempo della sua formazione. Si ha la conferma che anche a San Macario l’annata 2019 sta dando risultati di “buona annata”; l’affinamento ci riporta a quei vini dai quali aspettiamo ottimi risultati. Sono rimasto sufficientemente appagato  ed ottimista per il futuro per questo vino. Non mi sembra il caso di dare votazioni rimandando ad un assaggio tra qualche anno.



Faccio una vita piena, a tratti caotica, diviso tra famiglia e lavoro, consapevole però che questa è l’unica vita che voglio fare. 

Bravo Samuele, è per questo che continuerò a seguirti. Chapeau!


Insieme nel 2018




Nessun commento:

Posta un commento