venerdì 6 marzo 2020

Vini antichi prodotti con metodi all'avanguardia




Villa Bibbiani di nuovo protagonista nel mondo del vino:
debutta il suo Chianti Montalbano

Lo storico produttore di una delle eccellenze vitivinicole toscane torna a vinificare dopo l’imponente ristrutturazione delle cantine, oggi tra le più all’avanguardia in Italia

Motore dell’imponente progetto sono stati gli attuali proprietari: George Mc Carroll Rapier III e sua moglie Kymberly Ann, originari del Texas ma profondamente innamorati di questo angolo della Toscana che combina arte, natura e operosità.

“L’innovazione ci ha permesso di abbandonare l’uso delle pompe enologiche in alcuni momenti cruciali del processo di produzione”, spiega Leopoldo Morara, enologo e responsabile cantina di Villa Bibbiani. “Ad esempio, in fase di fermentazione, le lavorazioni sono effettuate con un follatore meccanico che, rimestando le bucce in maniera soffice, riproduce ciò che un tempo si faceva a mano con bastoni o attrezzi simili. L’organizzazione della cantina su più livelli sfrutta invece la gravità sia per la movimentazione del vino sia per la messa in botte e l’imbottigliamento”.

L’eccellenza in cinque etichette: dal Chianti Montalbano al Pulignano e Montereggi

Il rifacimento delle cantine e i lavori di recupero dei vigneti hanno infuso nuova linfa all’attività vitivinicola di Villa Bibbiani con l’obiettivo di trovare la giusta armonia tra tradizione, innovazione e sostenibilità dei processi produttivi.

Accanto al Chianti Montalbano DOCG, di cui Villa Bibbiani torna ad essere rappresentante di spicco, fiori all’occhiello della cantina sono le quattro etichette IGT: il fresco e vibrante rosé Flora, 100% Sangiovese, che si ispira ai profumi del parco botanico della tenuta; il Treggiaia, un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon che si distingue per la sua intensità e ricchezza aromatica; Pulignano, un Sangiovese in purezza, suadente e fine; e Montereggi, un Cabernet Sauvignon di grande personalità e con un elevato potenziale di invecchiamento. 

Vini pregiati che raccontano in bottiglia il lavoro, la passione e l’impegno per ricerca della cantina di Villa Bibbiani.1300 anni di storia tornati a risplendere

I vigneti di Villa Bibbiani si estendono per diciotto ettari: la maggior parte è piantata a Sangiovese, re indiscusso del territorio, ma sono anche presenti Colorino e Canaiolo nero, uvaggi che rientrano nel Chianti Montalbano. Tre ettari sono coltivati a Cabernet Sauvignon che in quest’area riesce a esprimere al meglio le proprie caratteristiche. È in programma l’ampliamento della superficie vitata per introdurre nuove varietà quali Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot.

Oltre 1300 anni di storia sono tornati a risplendere a partire dal 2018 grazie all’opera dei suoi attuali proprietari.

Fonte e testo: Elena Ubertazzi – eubertazzi@dagcom.com





Nessun commento:

Posta un commento