martedì 3 marzo 2020

Vinitaly Sì, Vinitaly No.







Vinitaly rinviato sarebbe un disastro per il sistema-vino italiano.

C'è attesa mista a trepidazione, ansia, agitazione nel mondo degli addetti ai lavori.  Dopo che il Prowein di Dusseldorf è stato rinviato a data da destinarsi, tra i produttori italiani e tutto il mondo del vino serpeggia l’allarme per l’effettuazione si/no dell’annuale appuntamento di Verona: Vinitaly  previsto dal 19 al 22 aprile.

L'associazione ViTe, Vignaioli e Territori, a firma del suo Presidente Gabriele Da Prato dell’azienda garfagnina Podere Còncori, ha inviato un test ai suoi contatti per capire il sentiment di questi giorni, ossia la preoccupazione di una eventuale cancellazione della fiera veronese ed un'eventuale rimodulazione.

 "Non ho la più pallida idea di quello che accadrà - dice Alessandro Dettori di Vite - E' una cosa che va oltre la nostra immaginazione”
Secondo Dettori, ma non solo lui, l'Italia non ne sta uscendo bene a livello di immagine: "Stiamo facendo un po' la figura dei cialtroni “

Troppo presto per azzardare previsioni sul Vinitaly. Tutto è in evoluzione. Chi vivrà vedrà.


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