Vinitaly rinviato sarebbe un disastro per il sistema-vino
italiano.
C'è attesa mista a trepidazione, ansia, agitazione nel mondo
degli addetti ai lavori. Dopo che il Prowein di Dusseldorf è
stato rinviato a data da destinarsi, tra i produttori italiani e tutto il mondo
del vino serpeggia l’allarme per l’effettuazione si/no dell’annuale
appuntamento di Verona: Vinitaly previsto
dal 19 al 22 aprile.
L'associazione ViTe, Vignaioli e Territori, a firma del suo
Presidente Gabriele Da Prato dell’azienda garfagnina Podere Còncori, ha inviato
un test ai suoi contatti per capire il sentiment di questi giorni, ossia la
preoccupazione di una eventuale cancellazione della fiera veronese ed
un'eventuale rimodulazione.
"Non ho la più
pallida idea di quello che accadrà - dice Alessandro Dettori di Vite - E' una
cosa che va oltre la nostra immaginazione”
Secondo Dettori, ma non solo lui, l'Italia non ne sta
uscendo bene a livello di immagine: "Stiamo facendo un po' la figura dei
cialtroni “
Troppo presto per azzardare previsioni sul Vinitaly. Tutto è
in evoluzione. Chi vivrà vedrà.
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