C’è Prosecco e Prosecco.
Nel mare sempre più agitato dei
prosecchini è sempre più difficile trovare quello eccellente.
E finchè i numeri
registreranno la crescita attuale c’è poco da stare allegri. Il cassetto
impera, da Trieste a Rovigo, rotonde comprese, perfino in laguna in barba al sito Unesco (una farsa).
Ma noi, fedeli estimatori dei vini buoni non ci perdiamo di coraggio.
Evitiamo gli aperitivi a base di prosecchino (quando ci va bene ci
rifilano prodotti da € 2,50 la bottiglia o addirittura simil-prosecco),
rinneghiamo gli Spritz e andiamo alla ricerca di qualcosa che rivaluti il
vitigno di appartenenza: il (la) Glera.
E capita che una Azienda “con i fiocchi” ti mandi una
campionatura di Proseccho della nuova frontiera. Quella dell’abbandono degli
extra-Dry e Dry, dolcioni imbevibili, per cominciare a capire che il vitigno di
partenza può essere vinificato in maniera diversa (vini base) riducendo il
tenore zuccherino ed uscire con 8/9 g/l (Brut) e 3 g/l (Extra-Brut).
Ed allora
puoi ipotizzare di tentare di proporre Prosecco garantito Superiore Docg
(Valdobbiadene e Asolo) a “tutto pasto” come i metodi classici e gli Champagne.
Una novità, rivoluzione nel campo dei Prosecco che apre, per
questo “fenomeno”, un nuovo percorso di vita senza abbandonare il Metodo Charmat
ancora unico sistema valido per spumantizzare il (la) Glera.
Ieri sera assaggi di due Prosecco del tutto particolari
tendenti ad emergere dalla “sbornia che ci affligge” con “prosecchini da due
soldi”.
Brunei Brut Valdobbiadene: Superiore di Nome e di Fatto. 9
g/l anidride solforosa aggiunta 95 mg/l;
A3 Extra Brut Asolo Prosecco Superiore: 50% di solfiti in meno. Un gran bel bere.
L’Azienda? La
Tordera, Guia di Valdobbiadene. Solo Prosecco Docg. Storia di Viti e di Vite,
una Storia lunga 100 anni.
Vendemmia manuale e utilizzo di anidride carbonica (CO2)
nelle prime fasi di vinificazione al posto della solforosa riducendone il totale
a meno del 50%.
Le nuove esperienze per elevare il prosecco al rango che
merita. E la spaghettata che ne è seguita, volutamente saltata con muscoli
(cozze) in salsa di concentrato di pomodoro, a dimostrare che “a tutto pasto si può”. Chapeau!
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