Cantina di Soave inaugura il
nuovo quartier generale: investimento da 90 milioni di euro
Green anche loro. (la forza della
comunicazione, storie già riviste)
Dopo quasi tre anni di lavori e
circa 90 milioni di euro di investimento, uno dei più rilevanti del settore nel
panorama nazionale dell’ultimo decennio, si è tenuta la grande inaugurazione
della sede principale di Cantina di Soave, in viale della Vittoria a Soave,
alla presenza di stampa e autorità.
Al termine del momento
istituzionale, presenti tutte le autorità regionali e di settore, il Presidente di Cantina di Soave Roberto
Soriolo e il Direttore Generale Bruno Trentini hanno svelato la targa
celebrativa che verrà apposta sulla facciata della Cantina a ricordo e
testimonianza del significato e del valore di questi imponenti lavori di
modernizzazione e ampliamento.
Superficie di oltre 11 ettari, di
cui 35 mila metri quadri coperti utilizzabili per conferimento,
imbottigliamento, stoccaggio, logistica e uffici.
La fase “espansiva” di Cantina di
Soave, durata circa un ventennio, ha visto l’azienda impegnata in un lungo
processo di accorpamento di altre cantine cooperative del territorio, al fine
di costituire ampie e solide basi su cui impostare le proprie strategie
commerciali.
Green anche loro. Perchè?
Viabilità sostenibile, spazi
verdi per un ambiente di lavoro sostenibile, aria da respirare sostenibile
ecc…(del resto oggi in un progetto se non includi il green e aree sostenibili
sei tagliato fuori dalla comunicazione). E poi non ti concedono i permessi, ergo sei costretto!.
L’attenzione per l’ambiente
437 pannelli fotovoltaici, che
garantiscono la produzione di energia rinnovabile utile al funzionamento del
magazzino meccanizzato. Le acque dei tetti vengono convogliate in apposite
“vasche di calma” e poi rilasciate nel sottosuolo attraverso delle trincee
drenanti. Ciò fa sì che l’acqua piovana pulita venga introdotta nel terreno, e
quindi nelle falde acquifere, e non venga
dispersa nella fognatura
"Quella di Cantina di Soave
è un’evoluzione instancabile e continua - spiega il Direttore Generale Bruno
Trentini - sempre nel pieno rispetto delle proprie origini, della grande
tradizione di cui è orgogliosa erede, oltre che dell’ambiente, che è il bene
più prezioso. L’innovazione è essenziale proprio per portare avanti quei valori
che da sempre sono l’anima della storica casa vitivinicola: la valorizzazione
delle denominazioni del territorio e il rafforzamento dei brand aziendali. È
proprio questa evoluzione che ha permesso alla Cantina di ottenere il
prestigioso titolo Italian wine producer of the year, dall’Iwsc - International
Wine & Spirits Competition, storico e autorevole concorso enologico internazionale.
Ed ora abbiamo completato anche questa grande opera che definirei un ambizioso
obiettivo raggiunto, che ci permette di consolidare il nostro status di azienda
a tutta filiera “dal grappolo alla bottiglia” e di continuare ad essere un
solido punto di riferimento per i nostri viticoltori".
Ma i vini?
Produzione
convenzionale.
Ahiahiahiahi (Traduzione dall'alpitourese: sono dolori).
Fonte: Cronache di Gusto. Testo: rielaborato dal sottoscritto
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