Se questa è comunicazione…
Non ci rendiamo conto che notizie così impostate non possono
che nuocere ai nostri produttori.
Da sempre sono convinto che i produttori di spumanti
italiani siano sulla buona strada, in particolare quelli delle zone vocate in
primo luogo "i trentini".
Altrettanto convinto che, i produttori "seri", debbano produrre senza riferimenti e/o confronti. Avere come riferimento i produttori della Champagne deve servire da stimolo per arrivare all'eccellenza.
Altrettanto convinto che, i produttori "seri", debbano produrre senza riferimenti e/o confronti. Avere come riferimento i produttori della Champagne deve servire da stimolo per arrivare all'eccellenza.
Invece certa stampa
“nostrana” continua a metterla sul derby “calcistico”. Anzi direi nell’interrogare “lo specchio delle mie brame” di favola-memoria.
Ecco l’ultima chicca trionfalistica.
Dopo snocciolare ori e argenti, il cronista comunica tra le righe che la Champagne è la regione vinicola mondiale più premiata, con 61 ori e 49 argenti (in percentuale ai produttori presenti).
Dopo snocciolare ori e argenti, il cronista comunica tra le righe che la Champagne è la regione vinicola mondiale più premiata, con 61 ori e 49 argenti (in percentuale ai produttori presenti).
Unica vera, interessante notizia, degna di rilievo è che
“Gli inglesi, grazie al cambiamento climatico, hanno raddoppiato gli ori (16)”.
E aggiungo che, da conferitori di uve, oggi rappresentano degnamente il mondo
degli “sparkling”.
A voi la lettura del “notizione”.
Champagne & Sparkling Wine World Championships, l'Italia
batte la Francia
Per la prima volta l'Italia in testa alla classifica
Per la prima volta le bollicine italiane (già il termine bollicine mi
scatena il prurito) battono quelle francesi. Anzi per dirla tutta, le
bollicine italiane (e daje) sono migliori di quelle francesi.
E non c'è timore
reverenziale che tenga. O timore a dirlo. (ognuno può dire quello che vuole
senza timore. Tanto poi contano i fatti).
Il risultato del concorso Champagne & Sparkling Wine
World Championships, lo certifica. Si tratta della più importante competizione
del pianeta sui vini del perlage.
Il gruppone italiano ( appunto un gruppone) ha battuto per la prima
volta i vignaioli e le maison francesi.
Finora l’unico primato italiano era
quello della quantità. Che ora aggiunge il tassello più importante: quello
della qualità.
Trentodoc è la denominazione italiana con il maggior numero di
medaglie (27). Al secondo posto italiano la Franciacorta (26).
L'Italia
complessivamente ha ricevuto 71 medaglie d'oro e 92 d'argento, riconoscimenti
quasi raddoppiati negli ultimi anni. (Il cronista si è dimenticato di riferire quanti spumanti italiani erano in concorso e quanti i francesi)
La Francia, invece, dopo il tradizionale
primato, scivola al secondo posto.
(ed ecco la verità che viene a galla).
Champagne è la regione vinicola mondiale più
premiata, con 61 ori e 49 argenti. ( il gruppo dei francesi era notevolmente minore degli italiani).
Gli inglesi, grazie al cambiamento
climatico, hanno raddoppiato gli ori (16).
(Attenzione agli inglesi: hanno dalla loro parte il clima).
Fonte e testo della notizia: Cronache di Gusto
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