martedì 27 agosto 2019

Il Vino e la Politica







Naturale, Biologico, Biodinamico, Convenzionale. Sembrerebbe strano ma è così. Come dichiari la tua preferenza di appartenenza o scelta di fede sei direttamente o indirettamente inquadrato in un’area politica ben precisa.

Oggi nel mondo del vino si è radicato anche il tifo, quello più becero. Si sta andando oltre. 
La definizione “politica” delle linee di pensiero. Tutto è rapportato alla politica dei partiti.

E ti senti definire di “destra” o di “sinistra” a seconda se parteggi per il biologico, biodinamico, naturale, convenzionale.

Sei “convenzionale? Non puoi che essere di destra, amico dei padroni, sfruttatore delle risorse, legato al vil-denaro;

Sei biologico? Sei un uomo green, di sinistra ma non troppo, pensi alla salute del pianeta, dei figli ma inquini come non mai non rinunciando alla plastica, all’inquinamento dei telefonini, t’incazzi quando viene tolta l’energia elettrica solo perché paghi la bolletta  ecc, ecc, ecc;

Sei biodinamico? Ancor più a sinistra, l’ala intellettuale, credente nelle filosofie anticlericali, agnostico, antiborghese, antipadronale;

Sei un “naturale”? Estrema sinistra, anticonformista, ritorno alla natura, come se sei miliardi di persone non esistessero.

E poi ci sono coloro che amano i Vini Buoni, quelli che appassionano, emozionano. 

Ebbene io sono uno di quelli.

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