Cantine più ricche d'Italia:
Cantine Riunite e Giv
imprendibili. Poi Caviro e Fratelli Martini
Sul fronte della redditività, invece, in testa Tenuta San
Guido davanti alla Marchesi Antinori, guidata dalla famiglia Antinori e a
Cantine Pellegrino, storica cantina di Marsala
Puntuale (e attesa) come ogni anno, arriva la clasifica
delle cantine "più ricche" d'Italia stilata dalla giornalista Anna Di
Martino.
Nel gotha di "mister 100
milioni", ossia delle aziende che fatturano oltre 100 milioni di euro
l'anno, ci sono due importanti novità: la prima è la Vi.Vo cantine di
Salgareda (Treviso), cooperativa di primo livello, con 2 mila soci, che opera
nel Veneto orientale ed è tra i maggiori produttori di Prosecco e Pinot
grigio. Seconda new entry, con un fatturato di 101,1 milioni, è il gruppo
Lunelli: realtà privata tra le più importanti del settore, mamma del perlage
Ferrari, ma non solo.
LA CLASSIFICA (dati in milioni di euro)
Cantine
riunite & Civ - 615,3 (di cui Giv 388)
Gruppo
Caviro - 235,8
Fratelli
Martini - 220
Marchesi
Antinori - 213,6
Zonin 1821 -
202
Casa
Vinicola Botter Carlo - 195
Cavit -
190,5
Gruppo
Mezzacorona -188,2
Enoitalia -
181,8
Gruppo Santa
Margherita - 177,4
Italian Wine
Brand - 149,9
Cantina di
Soave - 141
La Marca
Vini e Spumanti - 140,2
Terre Cevico
- 131,2
Marchesi
Frescobaldi - 119,5
Collis
Veneto Wine Group - 119
Ruffino
Gruppo - 110,1
Mondodelvino
Group - 108,5
Schenk
Italian Wineries - 102,8
Gruppo
Vi.Vo. Cantine - 101,9
Gruppo
Lunelli - 101,1
Capitolo redditività, il rapporto tra ebitda e fatturato,
uno dei parametri più importanti in assoluto per un'azienda.
Calcola, insomma, in questo caso, come un'azienda riesce a
far rendere il loro vino.
In testa c'è la Tenuta San Guido della famiglia Incisa della
Rocchetta, che ha un rapporto tra ebitda e fatturato del 56,8%, davanti alla
Marchesi Antinori, guidata dalla famiglia Antinori, con il 43,3%.
Segue Cantine Pellegrino, storica cantina di Marsala, con il
39,2%. A completare la “top” 11 delle imprese vinicole (cooperative escluse)
che hanno un rapporto superiore al 22,5%, seguono la siciliana Cusumano
(37,03%), la toscana Marchesi Frescobaldi (33,4%), il Gruppo Santa Margherita
(29,8%), Donnafugata ancora dalla Sicilia (27,4%), mentre sempre dalla Toscana
arriva Castellani (24,5%), poi dall’Umbria la Famiglia Cotarella (23,2%), la
franciacortina Guido Berlucchi (22,8%) e, sempre dalla Sicilia, Planeta
(22,7%).
Fonte: Cronache di Gusto
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