Il Risveglio dei Vulcani
Volcanic Wines, una società si occuperà di definire con
precisione i territori dei vini vulcanici
Napoli e Milo sono infatti serviti da trampolino di lancio
per la nuova fase dell’associazione Volcanic Wines, nata 10 anni fa per riunire
tutte le Doc vinicole italiane che sorgono su matrice vulcanica.
Tanti gli
obiettivi condivisi, a partire dalla definizione di quali siano le zone
vulcaniche italiane e per fare questo si guarda con attenzione verso il
prossimo congresso della Società Geologica Italiana il cui presidente, Sandro
Conticelli che ha seguito sin dall’inizio i primi passi dell’associazione,
proporrà un documento dettagliato sul rapporto tra geologia e vino, con una
particolare attenzione a quello proveniente da territorio vulcanico e relative
mappe.
Verrà quindi demandata a un ente indipendente la definizione dei confini
vulcanici di ogni singolo territorio ed è da questa base che verrà rilasciato
il logo Volcanic Wines, che si potrà apporre su quelle bottiglie ove il suolo
da cui deriva il vino sia prettamente di origine vulcanica.
Si continua nel frattempo a rafforzare la promozione
congiunta attraverso degustazioni e altri eventi come il Merano Wine Festival, con una memorabile
degustazione durante i giorni della kermesse altoatesina.
"Questi incontri
- dice Sandro Gini, presidente del Consorzio del Soave che detiene il marchio
Volcanic Wines - ci hanno permesso di confrontarci su temi e problemi comuni.
Non ci unisce solo il suolo, ma anche la fatica di lavorare spesso in
condizioni estreme".
"Durante i giorni di manifestazione abbiamo
rinsaldato il legame tra i nostri territori per renderli più forti – ribadisce
Antonio Benanti, presidente della Doc Etna - I vini dei vulcani riescono ancora
a risultare evocativi e attrattivi; ci sono tutte le possibilità per costruire
qualcosa di importante per il futuro".
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