giovedì 5 aprile 2018

Cerea: per gli amanti dei vini naturali, quelli veri (Sic!)






A Cerea la tre giorni di ViniVeri, 
"nel rispetto dei ritmi e delle risorse naturali"


Quindici anni per ViniVeri 2018-Vini secondo Natura. Compie tre lustri la prima storica manifestazione italiana di vini e prodotti alimentari ottenuti da processi naturali che, organizzata dal Consorzio Viniveri, si terrà da venerdì 13 a domenica 15 aprile all’Areaexp “La Fabbrica”, nel cuore della cittadina di Cerea, a pochi chilometri da Verona.

“Amore per la natura e i suoi cicli” come tema conduttore della 15esima edizione che raccoglie centinaia di produttori italiani ed europei. E oltre all’area espositiva, degustazioni guidate, due cene con chef di fama, nonché un convegno con illustri testimonianze, confronti e interventi tra vignaioli sullo stato di salute del vino e sull’etichetta trasparente, per fare il punto sull’odierna situazione del vino cosiddetto “naturale” e un bilancio di questi primi decenni di vini prodotti secondo natura. Infine, una preziosa enoteca riservata ai visitatori dove acquistare a prezzo di cantina.

Un’intensa tre giorni di immersione in un mondo - quello del vino prodotto con rispetto per i ritmi e le risorse della terra – tutto da esplorare e conoscere. L’amore per la natura e suoi cicli è il tema conduttore della 15esima edizione di ViniVeri 2018. Amore come arte del saper attendere, come “certezza che la natura non tradisce mai“ – sostiene il Presidente di ViniVeri Giampiero Bea - nel rispetto dei ritmi e delle risorse naturali. Amore, in un’epoca di standardizzazione e omologazione, per i frutti di un’agricoltura sostenibile che preserva ed esalta la ricchezza e l’unicità dei territori e della loro biodiversità.

Amore, natura, passione, ambiente, rispetto, sostenibilità, identità: valori condivisi dal gruppo di vignaioli-artigiani che si sono dati il nome di “ViniVeri”. Vagando per l’Europa prima, aggregandosi poi all’inizio degli anni 2000 attraverso “la Regola” (una sorta di regolamento che stabilisce le operazioni possibili e non, sia in vigna che in cantina), ViniVeri rappresenta il primo nucleo di vignaioli che ha inteso far conoscere la “viticoltura naturale”, escludendo ogni tipo di chimica di sintesi in vigna e ogni sostanza ammessa per uso enologico in cantina, scardinando convinzioni e convenzioni radicate.

Quindici anni dalla prima uscita ufficiale come “gruppo ViniVeri”, che hanno segnato e cambiato il mondo del vino. Con una filosofia pratica che è anche uno stile di vita.Una via che il Consorzio ViniVeri continua con convinzione a perseguire al dì là di mode e tendenze contingenti. Mettendo al centro il vignaiolo, la vigna, la cantina, il rispetto dei cicli naturali, la tutela dell’ambiente, l’identità del territorio, la produzione eco-sostenibile, coniugando il tutto in un’opera di custodia e amore per ottenere vini di qualità unici, piacevoli e irripetibili testimoni del proprio ambito. “ViniVeri2018”  è l’occasione annuale - aperta agli operatori e a tutti gli appassionati del vino - per incontrare, conoscere e confrontarsi con i “Vignaioli Custodi di identità che ricercano costantemente il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo e i cicli della natura”, come ama definirli il Presidente Bea, “che di fatto rappresentano una filosofia di vita”.

Presenti nei tre giorni di ViniVeri 2018, dalle ore 10 alle ore 18, insieme ai produttori del Consorzio Viniveri (Giuseppe Rinaldi, Ezio Cerruti, Ezio Giacomo Trinchero, Serafino Rivella, Eugenio Rosi, Casa Coste Piane, Castello di Lispida, La Castellada, Dario Princic, Zidarich, Vodopivec, Ronco Severo, Mlečnik, Slavček, Massa Vecchia, Podere Luisa, Carla Simonetti, Walter Mattoni, Oasi degli Angeli, Paolo Bea, Praesidium, PaneVino, Salvatore Ferrandes), oltre un centinaio di “Vignaioli del vino generato senza aggiunta di sostanze ammesse per uso enologico” (ad eccezione di modeste dosi di solfiti), italiani ed esteri, provenienti da Francia, Spagna, Austria, Slovacchia, Slovenia, Portogallo e Grecia.

A unirli la passione e la condivisione di una filosofia produttiva che va oltre la certificazione biologica europea: quella di generare vino senza pesticidi, senza l’uso della chimica di sintesi in vigna e senza l’uso di addizioni e stabilizzazioni forzate in cantina. Vini che non contengono addizioni di sostanze estranee alla frutta d’origine e al terroir che li ha generati, né fatti attraverso processi dominanti.

Le aziende vitivinicole presenti a ViniVeri 2018, hanno infatti tutte autocertificato, sotto la propria responsabilità, di seguire i dettami della “Regola” (http://www.viniveri.net/il-consorzio/la-regola/) del Consorzio Viniveri: rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, naturale e sostenibile. E tutti i loro vini sono stati sottoposti a una rigida valutazione terminata con un panel di degustazione prima di essere ritenuti idonei e quindi invitati a partecipare.

Anche quest’anno su oltre cento nuove richieste di partecipazione, hanno ottenuto l’idoneità appena quindici nuove cantine. Oltre ai vini ci sarà spazio anche per produzioni agroalimentari artigianali: dai formaggi al cioccolato eco sostenibile, dai salumi ai prodotti da forno.La quindicesima edizione sarà impreziosita da tante iniziative come degustazioni guidate, cene con chef di fama e interventi sui temi della salute, dell’identità e della riconoscibilità dell’autenticità del vino, fino a uno dei cavalli di battaglia del Consorzio Viniveri, quella dell’etichetta trasparente del vino.

Il Programma degli eventi

Venerdì 13 alle ore 18.30 si svolgerà presso la sala convegni dell’Areaexp “La Fabbrica” il convegno-dibattito per un confronto e un bilancio di questi primi 15 anni di vini prodotti secondo natura. L’apertura dell’incontro prevede la testimonianza di Josko Gravner e a seguire le riflessioni di Sergio Circella del rinomato ristorante “La Brinca di Né (GE), di Sergio Rossi della storica “Enoteca Caffè Defilla” di Chiavari (GE) e di un noto Sommelier.

Non mancheranno le voci di rappresentanti di associazioni di produttori, italiane ed europee, per fare il punto dell’odierna situazione del vino secondo natura, dove si è passati dall’iniziale fase pioneristica all’attuale tumultuoso ingorgo di proposte, a volte improvvisate e strumentali, sull’onda di una maggiore consapevolezza “critica” dei consumatori.

Lo spazio ristorante dell’Areaexp “La Fabbrica” ospiterà invece due importanti eventi gastronomici: venerdì 13 la cucina di “VinVeri” vedrà protagonista Ivan Milani, il nuovo talentuoso chef de "Al Pont De Ferr" di Maida Mercuri. Lo chef torinese, da poco approdato nel rinomato ristorante sul Naviglio Grande di Milano, presenterà una cena con alcuni dei suoi piatti più rappresentativi come il tipico ‘Vitello tonnato’ e ‘Il tempo delle uova d’oro’. A seguire, ‘Risotto con aringa affumicata, polvere di capperi e caffè’, ‘Guancia di maiale iberico’ e un dolce creato con grano arso e mousse di formaggi di capra, mozzarella e rafano.

Per la cena di sabato 14, spazio alla creatività e tipicità friulana dello chef Ilija Pejic del “Ilija Ristorante” di Tarvisio (UD). Croato di nascita ma italiano di adozione, lo chef – dopo importanti esperienze in Spagna - dal 2007 è alla guida del ristorante aperto presso il Golf Club di Tarvisio, nella splendida piana del Priesnig, un contesto naturale di rara bellezza. Naturalità, stagionalità e raffinatezza scandiscono i menu ideati dallo chef. In entrambe le serate, alle proposte degli chef, saranno abbinate le importanti selezioni di vini dei vignaioli di “ViniVeri”.

Torna anche quest’anno la ricercatissima Enoteca ViniVeri: la vetrina-bottega posta all’uscita degli spazi espositivi, dove sarà possibile acquistare a prezzo di cantina, solo nei tre giorni dell’evento, molte delle rare selezionate etichette presenti a ViniVeri.


Testo e Fonte: Cronache di Gusto

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