lunedì 15 gennaio 2018

Ora anche questa. Più birra che vino!








Nel corso di una vita si stappano 3.798 bottiglie. 
La bevanda preferita è la birra


Quante bottiglie si stappano nel corso di una vita? Ce lo dice "Uncorked Life", un'installazione realizzata da Labrenta di Breganze (Vicenza), azienda all'avanguardia a livello mondiale nella ricerca di chiusure per il settore vinicolo e alimentare.

L'opera, frutto di una ricerca condotta internamente all'azienda, presenta ben 3.798 tappi, suddivisi tra vino bianco, vino rosso, bollicine, birra e distillati, per un totale di 6,6 metri di grandezza. 

Ne emerge che a vincere la gara della bevanda più bevuta è sicuramente la birra, con 1.980 tappi raccolti, seguono il vino rosso (893), il vino bianco (524), le bollicine (289) e i distillati (112). Nello specifico la ricerca si basa su bottiglie da 0,75 litri di vino, 0,66 di birra e 0,7 litri di superalcolici. 

Lo studio alla base dell'installazione fa riferimento al consumo medio di alcol di un italiano nell'anno 2015. É stato fatto un calcolo su una media di vita di 82 anni, nei quali è stato preso in considerazione il periodo in cui una persona generalmente consuma bevande alcoliche, circa 64 anni. 
Ogni persona totalizza così, a partire dai 18 anni, 542 litri di alcol consumati. 

Il progetto nasce da un'idea di Gianni Tagliapietra, Ceo di Labrenta, con l'obiettivo di rendere visibile attraverso i tappi un dato che altrimenti sarebbe difficile da immaginare. Tutta la produzione Labrenta è svolta in Italia. L'azienda, inoltre, si distingue nel suo settore per una grande attenzione verso la ricerca e lo sviluppo dei materiali attraverso una sezione interna dedicata, D.Vision, in cui opera un team professionale giovane e altamente qualificato.

Uncorked Life sarà visibile in azienda, aperta al pubblico nella giornata di domenica 21 gennaio, dalle 10 alle 16, in occasione della manistazione la Prima del Torcolato a Breganze. L'opera è visionabile anche online sul sito dedicato: www.uncorkedlife.info


Fonte e testo: Cronache di Gusto.

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