Amarone, anteprima dal 3 al 5 febbraio:
ma non ci saranno le
famiglie storiche
Alla kermesse, in cui sarà
presentata l'annata 2013 che entra in commercio, non saranno presenti le
Famiglie dell'Amarone d'arte, tra cui Masi, Allegrini, Tedeschi, Tommasi,
Venturini e Zenato
Un compleanno importante da
festeggiare, un'Anteprima da affrontare e le questioni "extra
aziendali" da tenere sotto controllo.
Per la Doc Amarone quest'anno è
un compleanno speciale: compie 50 anni. Ci sarà una grande festa alla consueta
Anteprima che si terrà a Verona, al Palazzo della Gran Guardia dal 3 al 5
febbraio.
Ci saranno 78 cantine, ma non
quelle aderenti alle Famiglie dell’Amarone d’arte, tra cui Masi, Allegrini,
Tedeschi, Tommasi, Venturini e Zenato.
Sarà svelato il grande rosso della
Valpolicella 2013 che entra in commercio. Ma soprattutto certificherà la svolta
"green" degli associati al consorzio.
"Siamo al secondo anno di validazione del
protocollo – sottolinea il direttore del Consorzio, Olga Bussinello al Sole 24
Ore – e le aziende certificate per il vino da uve a produzione integrata sono
passate dalle 21 del 2016 alle 114 del 2017, per un totale di 915 ettari,
nell’ambito del progetto di Viticoltura Sostenibile Rrr”.
La sigla Rrr sta per “Riduci
Risparmia Rispetta”, e qualifica una certificazione volontaria di durata
triennale, in collaborazione con l’ente di validazione scientifica Crea-Vit di
Conegliano. Prevede ad esempio l’abbandono degli insetticidi di origine chimica
e l’utilizzo di prodotti di origine biologica o della cosiddetta “confusione
sessuale” (attirare gli insetti fuori dai vigneti grazie a insetti di sesso
diverso), nonché l’aumento della biodiversità vegetale, con l’inerbimento e
l’impianto di siepi di confine. Mira inoltre ad accrescere l’appetibilità
dell’area dal punto di vista turistico, promuovendo al contempo sicurezza
alimentare e risparmio energetico.
Il consorzio comprende 8 mila
ettari di vigneto per una produzione di circa 13 milioni di botiglie (60 per
cento export) ed un fatturato di circa 330 milioni di euro. La zona di
produzione dei vini Valpolicella Doc e Docg include la fascia pedemontana della
provincia di Verona ed è suddivisa in tre zone distinte: la zona Classica,
formata da cinque aree geografiche, racchiude l’areale di Sant’Ambrogio di
Valpolicella, l’areale di San Pietro in Cariano e le valli di Fumane, Marano e
Negrar; la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona Doc
Valpolicella, con i comprensori del comune di Verona e le valli di Illasi,
Tramigna e Mezzane. In tutta l’area trovano ampio spazio varietà come la
Corvina, il Corvinone, la Rondinella e, in misura minore, la Molinara. I vini
della denominazione sono il Valpolicella, il Ripasso, l’Amarone e il Recioto.
Fonte e testo: Cronache di Gusto
Nessun commento:
Posta un commento