mercoledì 3 gennaio 2018

Comunque sia ci sarò!





Amarone, anteprima dal 3 al 5 febbraio: 
ma non ci saranno le famiglie storiche



Alla kermesse, in cui sarà presentata l'annata 2013 che entra in commercio, non saranno presenti le Famiglie dell'Amarone d'arte, tra cui Masi, Allegrini, Tedeschi, Tommasi, Venturini e Zenato
Un compleanno importante da festeggiare, un'Anteprima da affrontare e le questioni "extra aziendali" da tenere sotto controllo.

Per la Doc Amarone quest'anno è un compleanno speciale: compie 50 anni. Ci sarà una grande festa alla consueta Anteprima che si terrà a Verona, al Palazzo della Gran Guardia dal 3 al 5 febbraio.

Ci saranno 78 cantine, ma non quelle aderenti alle Famiglie dell’Amarone d’arte, tra cui Masi, Allegrini, Tedeschi, Tommasi, Venturini e Zenato. 

Sarà svelato il grande rosso della Valpolicella 2013 che entra in commercio. Ma soprattutto certificherà la svolta "green" degli associati al consorzio.

 "Siamo al secondo anno di validazione del protocollo – sottolinea il direttore del Consorzio, Olga Bussinello al Sole 24 Ore – e le aziende certificate per il vino da uve a produzione integrata sono passate dalle 21 del 2016 alle 114 del 2017, per un totale di 915 ettari, nell’ambito del progetto di Viticoltura Sostenibile Rrr”.

La sigla Rrr sta per “Riduci Risparmia Rispetta”, e qualifica una certificazione volontaria di durata triennale, in collaborazione con l’ente di validazione scientifica Crea-Vit di Conegliano. Prevede ad esempio l’abbandono degli insetticidi di origine chimica e l’utilizzo di prodotti di origine biologica o della cosiddetta “confusione sessuale” (attirare gli insetti fuori dai vigneti grazie a insetti di sesso diverso), nonché l’aumento della biodiversità vegetale, con l’inerbimento e l’impianto di siepi di confine. Mira inoltre ad accrescere l’appetibilità dell’area dal punto di vista turistico, promuovendo al contempo sicurezza alimentare e risparmio energetico.


Il consorzio comprende 8 mila ettari di vigneto per una produzione di circa 13 milioni di botiglie (60 per cento export) ed un fatturato di circa 330 milioni di euro. La zona di produzione dei vini Valpolicella Doc e Docg include la fascia pedemontana della provincia di Verona ed è suddivisa in tre zone distinte: la zona Classica, formata da cinque aree geografiche, racchiude l’areale di Sant’Ambrogio di Valpolicella, l’areale di San Pietro in Cariano e le valli di Fumane, Marano e Negrar; la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona Doc Valpolicella, con i comprensori del comune di Verona e le valli di Illasi, Tramigna e Mezzane. In tutta l’area trovano ampio spazio varietà come la Corvina, il Corvinone, la Rondinella e, in misura minore, la Molinara. I vini della denominazione sono il Valpolicella, il Ripasso, l’Amarone e il Recioto.


Fonte e testo: Cronache di Gusto


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