Un’altra Storia di Vino,
non inquinata dalle “ossessioni” dei bilanci, dell’export, delle valute. La
faccia pulita della cooperazione senza rinunciare alle tradizioni.
Fonte: Laura Sbalchiero
UN’ANNATA APPESA AD UNA NUVOLA
Un’annata iniziata con un grave rischio ma
anche con un colpo di fortuna,
continuata in condizioni meteo spesso estreme e col conseguente intenso lavoro
in vigna,
ma conclusasi con una vendemmia davvero buona.
Questo, in sintesi, è stato il 2016 per i soci della cooperativa EISACKTALWEIN.
27 Aprile 2016. Una data
che ha deciso un’annata.
Quella notte, fra il 26 e il 27 aprile, la
temperatura nel territorio della Val Isarco ha subito una caduta verticale e
stava per scendere sotto lo zero; quando la “fortuna” ha voluto che il cielo,
da stellato e sereno quale era, fra le 3 e le 4 del mattino si coprisse di
alcune nubi. Giusto in tempo per evitare una gelata che avrebbe senza dubbio
compromesso la stagione vitivinicola, come è invece accaduto in altre zone
vitivinicole europee assai meno fortunate: dall’Abruzzo alla Borgogna alla
Stiria (Austria) dove le temperature hanno toccato i – 6 °C causando una vera e
propria catastrofe in campo agricolo e soprattutto viticolo.
In Val Isarco gelate così tarde si ricordano all’inizio degli anni ‘80,
ovvero 35 anni fa, e nei primi anni ’50.
I viticoltori e i vignaioli della Valle ricorderanno per molto tempo il
rischio corso in una fase molto delicata dello sviluppo vegetativo delle viti,
che l’inverno mite e le temperature superiori alla media a marzo avevano fatto
procedere precocemente rispetto al solito, portando i tralci a toccare già i 10
cm.
I 18 soci della Cooperativa EISACKTALWEIN sono distribuiti lungo gli 80 km
della Valle, che ha andamento da nord a sud, e rappresenta il territorio
viticolo più settentrionale d’Italia.
Gli ettari vitati rappresentati dai soci
sono 360 (su 460 totali) distribuiti fra 16 piccoli vignaioli e due strutture
di dimensioni maggiori quali la Cantina
Valle Isarco/Eisacktaler Kellerei e la storica Abbazia di
Novacella/Stiftskellerei Neustift.
Le vigne sono posizionate su pendii
terrazzati ad altitudini medie comprese fra 400 e 850 m. s.l.m., con punte a
950 m. s.l.m.; hanno pendenze medie dal 30% al 70%, ma in alcuni casi anche
oltre il 100%, e in prevalenza esposizione sud/sud-ovest.
All’interno della
valle coesistono diversi microclimi, ad esempio quello mite dell’ampia conca di
Bressanone e quelli che si creano alle diverse altitudini a seconda
dell’esposizione, i quali permettono di coltivare con ottimi risultati vari
vitigni a bacca bianca: müller thurgau,
riesling, kerner, sylvaner, grüner veltliner, gewürtztraminer, pinot bianco e
pinot grigio.
Ma nelle zone più a sud, vicino alla città di Bolzano, c’è spazio
anche per la schiava, varietà a bacca rossa.
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