mercoledì 28 dicembre 2016

Un'altra Storia di Vino: la Val d'Isarco




Un’altra Storia di Vino, non inquinata dalle “ossessioni” dei bilanci, dell’export, delle valute. La faccia pulita della cooperazione senza rinunciare alle tradizioni.

Fonte: Laura Sbalchiero






UN’ANNATA APPESA AD UNA NUVOLA

Un’annata iniziata con un grave rischio ma anche con un colpo di fortuna, 
continuata in condizioni meteo spesso estreme e col conseguente intenso lavoro in vigna,
ma conclusasi con una vendemmia davvero buona. 
Questo, in sintesi, è stato il 2016 per i soci della cooperativa EISACKTALWEIN.


27 Aprile 2016. Una data che ha deciso un’annata.


Quella notte, fra il 26 e il 27 aprile, la temperatura nel territorio della Val Isarco ha subito una caduta verticale e stava per scendere sotto lo zero; quando la “fortuna” ha voluto che il cielo, da stellato e sereno quale era, fra le 3 e le 4 del mattino si coprisse di alcune nubi. Giusto in tempo per evitare una gelata che avrebbe senza dubbio compromesso la stagione vitivinicola, come è invece accaduto in altre zone vitivinicole europee assai meno fortunate: dall’Abruzzo alla Borgogna alla Stiria (Austria) dove le temperature hanno toccato i – 6 °C causando una vera e propria catastrofe in campo agricolo e soprattutto viticolo.

In Val Isarco gelate così tarde si ricordano all’inizio degli anni ‘80, ovvero 35 anni fa, e nei primi anni ’50. 


I viticoltori e i vignaioli della Valle ricorderanno per molto tempo il rischio corso in una fase molto delicata dello sviluppo vegetativo delle viti, che l’inverno mite e le temperature superiori alla media a marzo avevano fatto procedere precocemente rispetto al solito, portando i tralci a toccare già i 10 cm.


I 18 soci della Cooperativa EISACKTALWEIN sono distribuiti lungo gli 80 km della Valle, che ha andamento da nord a sud, e rappresenta il territorio viticolo più settentrionale d’Italia. 

Gli ettari vitati rappresentati dai soci sono 360 (su 460 totali) distribuiti fra 16 piccoli vignaioli e due strutture di dimensioni maggiori quali la Cantina Valle Isarco/Eisacktaler Kellerei e la storica Abbazia di Novacella/Stiftskellerei Neustift.

Le vigne sono posizionate su pendii terrazzati ad altitudini medie comprese fra 400 e 850 m. s.l.m., con punte a 950 m. s.l.m.; hanno pendenze medie dal 30% al 70%, ma in alcuni casi anche oltre il 100%, e in prevalenza esposizione sud/sud-ovest. 
All’interno della valle coesistono diversi microclimi, ad esempio quello mite dell’ampia conca di Bressanone e quelli che si creano alle diverse altitudini a seconda dell’esposizione, i quali permettono di coltivare con ottimi risultati vari vitigni a bacca bianca: müller thurgau, riesling, kerner, sylvaner, grüner veltliner, gewürtztraminer, pinot bianco e pinot grigio. 
Ma nelle zone più a sud, vicino alla città di Bolzano, c’è spazio anche per la schiava, varietà a bacca rossa.






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