Nota riguardante l’incontro annuale dei The
Brewers of Europe (BoE) - l’organismo che riunisce le associazioni
nazionali dei produttori di birra da 29 paesi europei, che si è incontrato ad Expo per l’assemblea annuale per fare il punto sul contributo offerto dal
settore in termini di crescita economica e occupazionale, in UE e in Italia. Tra
i vari dati emersi, soprattutto quello occupazionale, visto che il settore della
birra in Europa, con i suoi 6.000 birrifici e 390 milioni di ettolitri
di birra prodotti offre lavoro a 2 milioni di persone
(l’1% del totale dei posti di lavoro europei),
di cui il 7% in Italia.
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Dopo 57 anni l’Italia
torna ad ospitare l’incontro annuale dei The Brewers of Europe (BoE) per
raccontare un settore attento all’ambiente (tra 2008 e 2010 in Europa è
diminuito del -4,5% l’impiego di acqua per ettolitro di birra prodotto e del
-3,8% l’impiego di energia per ettolitro di birra prodotto), impegnato sul
fronte del consumo responsabile e interessato ad informare il consumatore
sull’alta qualità degli ingredienti usati. Un prodotto che piace sempre più al
mondo femminile, soprattutto in Italia (dove i produttori hanno dedicato alle
donne la campagna “Birra, io t’adoro”), che genera occupazione e che vede tanti
giovani impegnati nell’apertura di nuovi impianti (solo in Italia sono ormai 600
i birrifici presenti). Eppure la forte pressione fiscale rischia di penalizzare
molto questo prodotto che è un vero e proprio simbolo del Made in
Italy
Milano, 19 Giugno 2015 – 6.000 birrifici in Europa. 390 milioni di ettolitri
di birra prodotti, di cui 74 destinati all’export (dati 2012). 2 milioni di
persone occupate nel Vecchio Continente (l’1% del totale dei posti di lavoro
europei), di cui il 7% in Italia. E’ questa la fotografia del settore birrario
europeo scattata dai The Brewers of Europe (BoE), l’organismo che riunisce le
associazioni nazionali dei produttori di birra da 29 paesi europei, che si
incontra ad Expo per l’assemblea annuale per fare il punto sul contributo
offerto dal settore in termini di crescita economica e occupazionale, in UE e in
Italia. Ma anche per sottolineare l’impegno della filiera sul fronte della
sostenibilità, sul consumo responsabile e sulla promozione della cultura della
birra.
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Fonte: |
INC - Istituto Nazionale per la Comunicazione
Fulvio D'Andrea
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