EXPO, FONDAZIONE LUNGAROTTI: ANCHE ARTE E CULTURA PROTAGONISTE
INAUGURAZIONE PADIGLIONE VINO CON 27 OPERE DEL MUSEO DI TORGIANO
Milano, 23 maggio 2015. Condurre i visitatori di Expo in un percorso
lungo 5mila anni di storia alla scoperta delle tradizioni e della cultura che
si celano in una bottiglia di vino. E’ questo
il contributo della Fondazione Lungarotti che per “Vino - A taste of Italy”, il
Padiglione del vino italiano ad Expo, realizzato da Vinitaly/Veronafiere e inaugurato
oggi dal ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, ha portato a Milano
27 opere del suo Museo del Vino (Muvit) di Torgiano –Perugia-, recensito dal
New York Times come “il migliore in Italia” per la qualità delle sue
collezioni.
Sei le sezioni tematiche dell’itinerario esplorativo proposto dalla
Fondazione Lungarotti ai visitatori di ogni età e nazione per evidenziare il
rapporto del vino con la storia, la mitologia, la salute, l’amore,
l’alimentazione e la convivialità.
Per Maria Grazia Marchetti Lungarotti, direttore della Fondazione e creatrice
del Muvit nel 1974 con il marito Giorgio: “Il vino, nei secoli, si è
intrecciato con l’arte, la storia, la cultura. Il percorso che abbiamo
selezionato per Expo, narra questo rapporto unico e lo esalta attraverso 27
opere rappresentative di uno dei prodotti simbolo della civiltà Mediterranea”.
Tra le opere presenti ad Expo al
Padiglione del vino italiano, l’”Askos” con impugnatura zoomorfa di area
partenopea (I sec. d.C.), destinato a tavole di prestigio; “Venere e Bacco”, un
istoriato del XVI secolo che evoca il millenario legame tra vino e amore; il
“Bevi se puoi” (Flaminio Fontana, 1575), la coppa nuziale ad inganno; un antico
“Ferro da cialde” inciso con un motto che invita a bere il vino con le cialde e
due “Arlecchini” di Montelupo Fiorentino, richiamo alla Commedia dell’Arte.
Oltre alla Fondazione Lungarotti,
anche l’omonima cantina sarà presente al Padiglione del vino italiano di Expo
con le sue etichette portabandiera dell’Umbria in tutto il mondo. Tra le
partecipazioni, quella con l’Istituto del vino Grandi Marchi (l’associazione
che riunisce le 19 griffe simbolo dell’enologia tricolore) con cui porterà
nella Biblioteca del vino il Rubesco Doc (2011), il Torre di Giano Igt (2014) e
L’U Rosso Igt (2012) e nella collettiva del Consorzio Tutela Vini di Montefalco
con il Sagrantino Docg (2009), il Rubesco Doc (2011) e L’U Bianco Igt (2014). Inoltre
Lungarotti è tra le 400 aziende italiane selezionate (su oltre 1000 candidate) protagoniste
del progetto “Ecco la mia impresa” nello spazio di Intesa Sanpaolo, unico
official global partner di Expo.
Link foto
https://drive.google.com/open?id=0BxCVhHJa0puZfnRLazJmVzZNQnVpQVdnWmN6aTRBOWdqcmtXWWd2ZkZ5YnRXUG9pLURZU2c&authuser=0
Ufficio stampa Gruppo Lungarotti: interCOM
Marina Catenacci (349.8212419 – stampa@agenziaintercom.it)
FONDAZIONE LUNGAROTTI. Da quasi 30 anni al centro della promozione dei
saperi e delle arti, la Fondazione Lungarotti Onlus (nata nel 1987 su
iniziativa di Giorgio e Maria Grazia Marchetti Lungarotti) è il fulcro
culturale dell’omonimo gruppo umbro.
Diretta da Maria Grazia Marchetti Lungarotti, storica dell’arte e
archivista, la Fondazione è titolare di un fitto calendario di conferenze,
incontri e laboratori a tema. Dall’officina culturale di Torgiano escono anche
pubblicazioni editoriali premiate a livello internazionale. Tra le attività, la
gestione dei due principali spazi espositivi tematici firmati Lungarotti: il
Museo del Vino e il Museo dell’Olivo e dell’Olio.
http://www.lungarotti.it/fondazione/
MUVIT. Con una collezione di
oltre 3000 reperti, il Museo del Vino di Torgiano (MUVIT) racconta in modo
inedito la storia della viticoltura del Mediterraneo. Recensito dal New York
Times come ‘il migliore in Italia’, il Museo propone un viaggio lungo
cinquemila anni attraverso collezioni d’arte tra coppe, boccali, anfore, vasi
potori, vasellame, ceramiche medievali, rinascimentali e barocche fino a quelle
di epoca contemporanea. A palazzo Graziani Baglioni, sede del Museo, anche una
tra le più grandi collezioni europee di incisioni a tema bacchico tra cui un
inebriante Baccanale di Pablo Picasso (1959) e di ferri da cialda. Nel museo
anche tutti gli attrezzi per la vinificazione, tra cui il torchio monumentale
descritto da Catone e utilizzato nella campagna umbra fino a pochi decenni fa.
http://www.lungarotti.it/fondazione/muvit/
Fonte Intercom
Nessun commento:
Posta un commento