Una Domenica stellare
Era stata programmata per esserlo e non ha deluso. L’inizio
con una verticale di “Campo alla Sughera” dalla prima annata all’ultima non
ancora in commercio. 2006, 2007, 2008 e la Magnum in anteprima 2009. Che dire:
affascinanti, coinvolgenti, intriganti.
Secondo stop: La Georgia. Diverse aziende tutte meritevoli di
attenzione. Certo è l’analisi sensoriale attenta e precisa che ti porta all’”attenzione”.
Da continuare a seguirne l’evoluzione. Affascinante e seducente il brandy 18
anni “SaraJishvili. Sappiamo la tradizione dei distillati di vino georgiani:
una conferma
E poi…le degustazioni guidate.
I bianchi del Bordeaux dello Chateau Le Chevalier. Annate 2010,
2008, 2005, 2000, 1996, 1991, 1986, 1983, 1978, 1975, 1970. Le migliori? 1991,
1978, 1970 uno spettacolo.
Finalmente l’atteso Mas Amiel Vintage Maury, il fortificato a
nord del Banyuls. Così diverso, così affascinante. Annate non da poco: 2007,
2005, 2004, 2001, 1980, 1969. Come è andata a finire? Strepitosi il 2005, 2001,
1980 e il 1969 attraente e armonico.
Suvvia dovevo chiudere la domenica così senza un calice di
perlage?  
Uno tira l’altro e…Louis
Roederer Brut Premier, Alain Thiénot, Bruno Paillard B&B 2002, Pol Roger
B&B 2002, Bollinger special cuvée, Legras & Haas vecchie vigne e per
finire Jacquesson cuvée 736. 
Per telefono mi hanno chiesto se a Merano pioveva.
Davvero? Non me ne sono accorto. Solo arrivato in camera la sorpresa.Il
soprabito era bagno “mezzo”
Oggi in questo lunedì ventoso altra pagina di questo Merano
Wine Festival: le Aite Jahrgange (annate vecchie). Ogni azienda presente apre
una annata vecchia. Mi sono fatto una scaletta di degustazione alla ricerca di “brividi”.
uc

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