mercoledì 27 novembre 2013

Due territori a confronto all'Oca





“Due territori a confronto”
anzi due territori che in epoche diverse hanno fornito vini “cult” in Versilia. Certo molto diversi allora, “evoluti” oggi. 
Revival rivisitato che è andato in scena ieri sera al Ristorante L’Oca con vista  sullo splendido scenario del Porto di Viareggio. 

Soave ed Irpinia, Irpinia e Soave. Trebbiano di Soave, Garganega e Recioto (versione garganega) da una parte, Fiano, Greco di Tufo e un metodo classico base Fiano dall’altra con la complicità della “cucina” dell’Oca nel preparare piatti tendenti ad esaltare le caratteristiche dei vini. Risultato della “singolar tenzone”? Come sempre, in questi casi, in un pareggio “preventivamente concordato”.

Ma se usciamo dalla logica di un presunto “combattimento” il vero risultato lo si trova nella presentazione dei singoli vini per una serata formativa e al tempo stesso piacevole, gradevole  e familiare. 
Interessanti l’interventi di Alessandra Tessari per l’Azienda Suavia (Soave) e di Paolo Sibillo per l’azienda Villa Raiano (Irpinia). Descrittivo, semplice e coinciso il primo, raccontato, tratteggiato (con linee a minima distanza) ed esaltato con passionalità il secondo.

Pregevole e sincero il giudizio sul Metodo Classico “Ripa Bassa” base Fiano (14 mesi sui lieviti). Uno spumante decisamente diverso, ancora da evolvere nei procedimenti di cantina per arrivare al risultato preposto: esaltarne il vitigno (**). Abbinato ad una pregevole mousse di parmigiano reggiano (***). Abbinamento (**)

Massifitti 2010. Trebbiano di Soave al 100% per un vino dal sapore antico, quasi perso nel tempo. Olfatto fragrante, elegante freschezza  con chiusura sapida. Di corpo (***). Abbinato a filetto di baccalà su crema di zucchine (***). Abbinamento (**). Nell’abbinamento si scende di una stellina perché il Trebbiano ha sovrastato la gentilezza del piatto.

Fiano di Avellino Vigna Alimata 2011. Fiano 100%. Eleganza olfattiva con evidente nota fumé. L’assaggio non delude: fresco, sapido e persistente. Da risentire tra qualche anno per apprezzarne l’evoluzione (****). Abbinato a seppioline grigliate (peccato siano giunte in tavola fredde) su crema interessante e intrigante di zucca e caffè (** penalizzato per la temperatura). Abbinamento (** sempre per la temperatura)

Soave Classico Superiore “Monte Carbonare” 2011. Garganega 100%. Che dire:  emozionante (*****). Bere questo vino, meditarlo, significa “riscoprirlo”. Abbinato ad un “perfetto” spaghetto “cocco” con cozze e pepe nero (***). Abbinamento ritenuto il migliore della serata (***).

Greco di Tufo Vigna Contrada Marotta 2011. Greco 100%. Ricco al naso con evidenti cenni di cipria, al palato “bello” con passo acido-sapido e nota pseudo tannica tipica del vitigno (*****). Abbinato a rana pescatrice con patate e filangè di porcini (***). Abbinamento (** il Greco con la sua trama tannica ha sovrastato la “nobiltà” della rana pescatrice così come preparata e presentata)

Recioto di Soave “Acinatium” 2007. Garganega 100%. Caldi ricordi di albicocca, uva sotto spirito. Di corpo, buona persistenza (***). Abbinato ad una “fantasia dolce” ben preparata su letto di cachi (***) che però non ha esaltato il Recioto per un abbinamento da (**). 
Ma abbiamo rimediato. Dessert consumato ed apprezzato a parte e sorsi di Recioto in meditazione per concludere la “serata dei ricordi” della Versilia “degli anni ruggenti”. 

   

(** discreto), (*** buono), (**** ottimo), (***** eccellente)

1 commento:

  1. Siamo decisamente soddisfatti per aver contribuito alla riuscita di questa serata speciale, all'insegna di due territori di eccellenza vinicola.

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