Vino adulterato con acqua e zucchero e false denominazioni:
maxi sequestro in Sicilia
Ci risiamo. Ogni tanto saltano fuori partite di vino
adulterato e vendite di bottiglie con false denominazioni.
Dobbiamo scandalizzarci?
Credo proprio di no. Del resto “i
furbetti del quartierino” ci sono sempre stati. Importante è vigilare, vigilare
bene e non attendere sempre la solita “soffiata”, quella alla quale non si può disattendere.
In ordine di tempo: dopo i Sassicaia “falsi” ecco il sequestro di un laboratorio
clandestino e di uno stabilimento enologico, entrambi a Partinico in provincia
di Palermo.
250 quintali di zucchero solido, 300 ettolitri di zucchero
già disciolto in acqua, oltre 37mila ettolitri di vini e mosti con indicazioni
geografiche o denominazioni di origine contraffatti e sofisticati.
Sono in corso perquisizioni e sequestri su tutto il
territorio nazionale per bloccare le partite di prodotto contraffatto e
adulterato.
Al momento, dall’indagine ancora in corso, è stato possibile
accertare che, tra il 2018 e il 2020, sono stati venduti, da quattro imprese
vitivinicole coinvolte, oltre 90mila ettolitri di prodotto vinoso a cantine
vitivinicole e acetifici dislocati su tutto il territorio nazionale.
Nel comunicato ufficiale ecco, come di consueto, apparire il politico di turno a
ricordare il contrasto alla concorrenza sleale, la difesa del Made in Italy e
la qualità e capillarità del nostro sistema di controllo.
Quante volte abbiamo registrato dichiarazioni simili?
Pronti per la prossima “soffiata”.
Fonte notizia: Cronache di Gusto
Buongiorno, questa da te scritta è l'ennesima testimonianza delle sofisticazione o alterazioni che vengono perpetrate su un prodotto il Vino Italiano, che in questo modo subisce dei danni mostruosi di immagine e di qualità. Ma un altro problema è anche l'utilizzo di vino spagnolo per la produzione di vini Italiani, che in etichetta scrivono vitigno Sangiovese, Merlot ecc.... . Un enologo mi diceva "guardate che nelle cantine non si produce vino, ma si fa alchimia"... I controlli possono riuscire a scoprire queste porcherie, ma dovrebbe essere la serietà, la professionalità e l'interesse di portare avanti una tradizione a far si che il nostro vino sia sinonimo di qualità!!. Buon bere a tutti!!!
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