Prima si alleva il vitigno sulla terra, in un secondo tempo si prendono i grappoli, si depositano in "nasse" e si calano in mare per circa cinque giorni. Dopo si portano in cantina e si procede alla vinificazione "in bianco". E voilà ecco servita una Ansonica di mare.
Il progetto "Nesos"
Tornare indietro nel tempo solo grazie ad un bicchiere di
vino e ad un esperimento scientifico unico al mondo condotto sull’isola d’Elba?
Abbiamo sentito sempre parlare di Spumanti affinati in mare
o in lago con risultati così e così. Ma mai di UVE.
Ci prova Antonio Arrighi nel mare che bagna la “sua” isola ,l’Elba
In collaborazione con Attilio Scienza, Angela Zinnai e Francesca Venturi, del
corso di viticoltura ed enologia dell’università di Pisa.
Ritornare indietro nel tempo e ripercorrere quelli che erano
i sistemi di affinamento dei Greci prima e dei Romani poi.
“Questa pratica,
consentiva infatti una sorta di sterilizzazione delle uve, che al momento della
macerazione, della vinificazione e del loro affinamento, riuscivano a mantenere
intatte tutte le sfaccettature aromatiche e tutte le loro caratteristiche
varietali”. Così Antonio Arrighi alla presentazione a Firenze nei giorni
scorsi.
Il vitigno utilizzato? L’Ansonica che vanta sull’Isola una
presenza atavica.
Qualcuno lo ha già definito “vino fantastico dal carattere
unico”. D’accordo sul carattere unico (indiscutibile). Per il fantastico rimandiamo
alla nuova produzione 2019.
Credo che Antonio Arrighi, conoscendolo, concordi.
Chapeau
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