È nato il progetto sperimentale OXYLESS
Capofila la Cantina Sociale Colli Fiorentini
Vino, al via progetto sperimentale OXYLESS per gestire il
rischio di ossidazione nei vini da uva Sangiovese
Montespertoli (Firenze), 25 giugno 2019 - Un innovativo test
di ossidabilità del vino, per ottenere nuovi prodotti, come vini frizzanti o
spumanti, bianchi o rosati, da uve Sangiovese. Ma anche per individuare le
buone pratiche di cantina e produrre vini con sistemi più sostenibili da un
punto di vista ambientale.
Si chiama OXYLESS ed è un esame rapido ed economico che permetterà di
determinare l'ossidabilità specifica di ogni lotto di vino, bianco, rosso o
rosato, in più fasi della sua lavorazione. Un progetto innovativo - che
rientra nel PIF- Progetto Integrato di
Filiera della Regione Toscana - partito a febbraio e che durerà, in via
sperimentale per due anni. In qualità di capofila c'è la Cantina Sociale Colli Fiorentini in
collaborazione con ISVEA e Vinidea.
"Il nuovo test, rapido ed economico - spiega il
presidente della Cantina, Ritano Baragli - può servire a monitorare ogni massa
di vino durante il processo e dare indicazioni su quali delle sue componenti
siano responsabili della sensibilità all'ossidazione. E' un importante
strumento decisionale a disposizione dell'enologo, ma anche un potente mezzo
per lo studio degli effetti delle diverse pratiche viticole ed enologiche
sull'ossidabilità di un vino. L'obiettivo è ottenere uno schema di produzione
sostenibile di vino spumante da uve sangiovese a bassa ossidabilità naturale.
Il test può anche essere utilizzato per il vino rosso fermo".
La presentazione del progetto ai tecnici del settore è stata
fatta a Enoforum 2019 (www.enoforum.eu), il maggiore congresso europeo del
mondo del vino che ha visto la partecipazione di 1.200 congressisti tra
ricercatori, fornitori di servizi e tecnologie, enologi, agronomi viticoli e
produttori di vino. In questa occasione si è fatto il punto sulle tecniche di
gestione dell'ossigeno - dall'uva alla bottiglia - con il relatore Jean Claude
Vidal dell'INRA di Pech Rouge, a Gruissan in Francia (Institut National de la
Recherche Agronomique) e sulla voltammetria ciclica come tecnica analitica che
consente un approccio innovativo allo studio dell'ossidazione dei vini con
Piergiorgio Comuzzo dell' Università degli Studi di Udine, Dipartimento di
Scienze Agroalimentari, Ambientali ed Animali (Di4A).
Le registrazioni delle relazione di Enoforum saranno
disponibili sulla rivista on-line www.infowine.com.
Il progetto Oxyless nasce con l'obiettivo di promuovere
l'innovazione come strumento per il
mantenimento e lo sviluppo dell'economia rurale e contribuire alla
stabilizzazione del reddito degli agricoltori viticoltori negli anni.
Il test permette di assecondare la tendenza mondiale dei
gusti dei consumatori che vira verso
vini frizzanti e spumanti. Un aspetto in linea con alcune caratteristiche del
Sangiovese. Infatti, a causa del clima particolarmente caldo, in certe annate
si rileva un disaccoppiamento tra maturità tecnologia e fenolica. Sempre più
spesso si raggiunge l'equilibrio tra
zuccheri e acidità settimane prima di quando giunga a maturazione piena la
componente tannica. Di conseguenza accade con sempre maggiore frequenza di
avere a disposizione quote di uve Sangiovese idonee alla produzione di spumante
e di rosati. Il principale rischio tecnologico di un tale prodotto è proprio
l'ossidazione
Inoltre, la nuova procedura consente anche di assicurare un
allungamento della vita commerciale del prodotto per garantire la qualità del
vino anche dopo lunghi viaggi e per farlo arrivare a destinazione nelle
migliori condizioni possibili.
Per maggiori informazioni sul progetto Oxyless:
www.oxyless.eu o contattare Fabio Signorini presso Cantina Sociale Colli
Fiorentini https://www.collifiorentini.it/
Fonte e testo:
Clara
D'Acunto
Mail.
ufficiostampa@gallitorrini.com
Lorenzo
Galli Torrini
Mail.
lorenzo@gallitorrini.com
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