venerdì 31 maggio 2019

Il ritorno del Frascati






Pochi sanno che il “Frascati”, quello più strutturato, macerato con le bucce, si abbina magistralmente con l’abbacchio alla romana dimostrando ampia personalità.

Vitigni: Malvasia Bianca di Candia, Trebbiano toscano, Malvasia del Lazio e Greco

1949-2019. Settant’anni di tutela del vino Frascati Un marchio storico che rivive una nuova giovinezza.

Il 23 Maggio 1949 nacque a Frascati, presso la sede di allora della Sezione Coltivatori Diretti, il “Consorzio per la difesa di vini pregiati e tipici di Frascati”. 
Stabilita l’area all’interno della quale i vini prodotti potevano fregiarsi del marchio Frascati, il Consorzio aveva il compito di tutelarne il nome in Italia e all’estero.

Nell’immediato secondo dopoguerra, ai tempi della rinascita agricola del territorio dei Castelli Romani, un lungimirante gruppo di 18 produttori decise che era tempo di preservare la lunga tradizione produttiva e il successo che aveva interessato i vini Frascati per secoli, per tutelarlo dalle imitazioni e dalla diffusione indiscriminata del nome.

La viticoltura moderna del vino Frascati, come la intendiamo oggi, parte proprio da quella data, un preciso momento di organizzazione e rinascita che fu seguito da un fitto lavoro di promozione del marchio che portò il comparto vitivinicolo castellano di allora ad ottenere la Doc per il vino Frascati nel 1966, imponendolo così tra le prime quattro Doc istituite in Italia.

Attualmente il Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati conta circa 300 aziende viticole che rivendicano le denominazioni Frascati con 30 cantine che vinificano e imbottigliano. 

I vigneti si estendono su una superficie rivendicata di 900 ettari e una produzione annuale al 2018 di circa 7milioni di bottiglie, con un export che supera il 60 per cento della produzione, un giro di affari annuo di circa 15milioni di euro e un indotto di circa 45milioni di euro.

E dopo 50 anni il giusto riconoscimento e lo sdoganamento da vino per le gite fuori porta o per accompagnare le “fave” il 1° maggio.

Oggi arrivano le giuste soddisfazioni per il lavoro svolto in particolar modo in quest’ultimo lustro nel quale si è affermata l’evoluzione qualitativa e il rinnovato valore dei vini dello splendido patrimonio di vigneti racchiuso tra i comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Monte Compatri e Roma.








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