Nasce l'Istituto del vino rosa autoctono italiano
ROSAUTOCTONO
Firmata oggi l’intesa della neo compagine che riunisce sei
denominazioni (Bardolino Chiaretto, Valtènesi, Cerasuolo d'Abruzzo, Castel del
Monte, Salice Salentino e Cirò)
Un "new deal" tra i principali distretti
produttivi del Paese per diffondere la cultura del bere in versione rosa, che
in Italia rappresenta oggi il 6% dei consumi, mentre ogni cento bottiglie
vendute in Francia più di trenta sono di rosé.
Con questa premessa nasce Rosautoctono, l’Istituto del Vino
Rosa Autoctono Italiano, una compagine che raccoglie i Consorzi di tutela delle
denominazioni di origine più rappresentative del settore con l’obiettivo dichiarato di dare
una spinta decisiva ai più significativi territori vocati alla produzione di
questa tipologia di vino.
“Abbiamo voluto usare la nuova definizione di vino rosa –
spiega il presidente dell’istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano, Franco
Cristoforetti – perché è quella che riassume le diverse identità dei territori
del Chiaretto gardesano, del Cerasuolo abruzzese e del Rosato pugliese e
calabrese, tutte fondate su vitigni autoctoni".
Il think tank
sul vino rosa è dunque partito e il neo Istituto si prepara già a sbarcare a
Vinitaly, a Verona, dal 7 al 10 aprile.
Fonte: Cronache di Gusto
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