"Il Prosecco fa male ai
denti".
Attacco al vino italiano sui giornali della Gran Bretagna
E' polemica in Gran Bretagna sul
Prosecco dopo che su alcuni giornali, fra cui il Daily Mail e il Guardian, sono
stati riportati pareri piuttosto vaghi di "esperti" secondo cui
farebbe male ai denti a causa della sua elevata acidità.
A lanciare quella che appare come
una delle periodiche crociate anglosassoni contro i prodotti italiani è stato
il Mail online, che ha raccolto le dichiarazioni di alcuni dentisti. Uno di
loro è il professor Damien Walmsley, consulente scientifico della British
Dental Association, che punta il dito contro il Prosecco per la presenza di
anidride carbonica oltre agli zuccheri e all'alcol, che possono mettere a
rischio i denti, "aumentando la sensibilità e il rischio di
corrosione".
Anche il Guardian, con un commento a firma di Zoe Williams,
ha discusso l'argomento ricordando come il vino frizzante sia da tempo
diffusissimo nel Regno, in cui se ne bevono 40 milioni di litri ogni anno. I
supermercati inoltre fanno a gara per offrire bottiglie a prezzi sempre più
competitivi. Il quotidiano progressista arriva a elencare le ragioni per
"evitare il Prosecco" partendo proprio dalla necessità di preservare
il proprio sorriso. Parole che hanno indignato il portale italiano Londra
Italia, secondo cui si tratta di una "fake news" promossa dalla lobby
britannica della birra.
"Credo che dopo la Brexit in Gran
Bretagna ci sia bisogno di aiutare i cittadini a tornare a sorridere: assunto a
dosi moderate, il nostro prosecco fa miracoli". Scherza così la presidente
del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, di fronte all'allarme lanciato
dai quotidiani britannici. "Siamo molto orgogliosi che la nostra regione
abbia dato il nome al prosecco e ne abbia sancito formalmente la qualità a
livello internazionale. Anche se la vera rivoluzione introdotta dal prosecco è
aver avvicinato al vino e alla sua cultura molte persone che assumevano bevande
magari più alcoliche e meno buone, in tutto il mondo".
Per Serracchiani, "il
prosecco non teme strane campagne giornalistiche, che penso potranno solo aumentare
curiosità e voglia di provare questo "bere italiano". E da lì
cominciare a esplorare un mondo di uve, profumi e sapori che questa vendemmia
promette saranno eccezionali".
Fonte: Cronache di Gusto
Nessun commento:
Posta un commento