foto: Acquabuona
Il passato e il futuro in due calici
a casa di Vasco
Un invito a casa di Vasco Grassi è sempre un momento suggestivo carico di
emozioni. Vuoi per la familiarità nell’accoglienza, per i racconti sempre
diversi e straordinari che fanno rivivere considerazioni e riflessioni del e
sul mondo del vino.
Ieri sera “il passato e il futuro” in due calici.
Il passato rappresentato da un Vasario della Fattoria del Buonamico,
Montecarlo (Lu), vendemmia 2001, Pinot Bianco
in purezza , che ci ha portato con i ricordi nelle colline del Mersault
(Bourgogne).
L’attitudine all’invecchiamento assimila questo genitore dello
chardonnay a quei vini “che parlano alla
testa” (Dominique Lafon).
Il futuro, Poggio al Pozzo, uno chardonnay fatto con un amico australiano,
solo per consumo privato, con amici.
Intanto sono state stampate le etichette, il prossimo
anno ne uscirà una serie di bottiglie provenienti da un affinamento in barrique
di primo passaggio e poi chissà.
Nel frattempo l’abbiamo assaggiato: non è
identificabile con un Bourgogne come il primo ma i profumi restano sottili e al
palato la progressione gustativa si fa
sempre più viva sorso dopo sorso disegnando un profilo di un bianco
convincente.
E dopo via verso Montecarlo, all’ultimo atto della Festa dell’Uva. Altri amici comuni ci aspettavano al Salotto del Vino.
Ma questa è un’altra
storia, sarà un altro racconto, con Vasco.
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