Archi e frecce nel Chianti
Il Presidente Consorzio Chianti Aldo Busi
La confusione regna sovrana nel Chianti. Nel tentativo di
riportare questo nome agli splendori antichi ci si divide, ognuno rivendicando
il diritto a rappresentare il Chianti con la C maiuscola, a delimitarne i
confini senza tener conto del povero utente finale che…non ci capisce più
nulla.
Già è stato difficile digerire la Gran Selezione quando uscì
nel 2014 ad opera del Consorzio Chianti Classico. A seguire il nome Chianti in “cinese”,
l’utilizzo di zuccheri ed ora nasce il Chianti, non il Classico Gallo Nero ma l’altro
Consorzio Chianti, con il Chianti “Gran
Selezione”.
“ Qualità e semplificazione le parole d’ordine della
revisione”.
Parole del Presidente Aldo Busi.
Inevitabile la reazione del Consorzio Chianti Classico “Gallo
Nero”.
“Increduli nel credere a questo progetto di modifica al
disciplinare di produzione perché volto ad una strategia di gestione a nostro
parere non costruttiva e assolutamente priva di idee innovative ed originali di
cui invece c’è sempre grande necessità”.
Parole del Presidente Giovanni Manetti.
E qui si apre anche una possibilità di ricorso legale perché la Gran Selezione “è
presente sul mercato dal 2014 ed è unicamente una tipologia di Chianti Classico
ideata dal lavoro esclusivo del Consorzio Vino Chianti Classico.
Avanti miei prodi si torna alla sfida lancia in testa fra il
Cavaliere Bianco e quello Nero di cinquecentesca memoria. È
tornato il tempo degli Archi e delle Frecce. Mi domando: “ma è mai sopito?”
La “confusione continua….”
Nessun commento:
Posta un commento