giovedì 14 novembre 2019

Ci risiamo:"Archi e Frecce nel Chianti"



Archi e frecce nel Chianti

Il Presidente Consorzio Chianti Aldo Busi

La confusione regna sovrana nel Chianti. Nel tentativo di riportare questo nome agli splendori antichi ci si divide, ognuno rivendicando il diritto a rappresentare il Chianti con la C maiuscola, a delimitarne i confini senza tener conto del povero utente finale che…non ci capisce più nulla.

Già è stato difficile digerire la Gran Selezione quando uscì nel 2014 ad opera del Consorzio Chianti Classico. A seguire il nome Chianti in “cinese”, l’utilizzo di zuccheri ed ora nasce il Chianti, non il Classico Gallo Nero ma l’altro  Consorzio Chianti, con il Chianti “Gran Selezione”.

“ Qualità e semplificazione le parole d’ordine della revisione”. 
Parole del Presidente Aldo Busi.

Inevitabile la reazione del Consorzio Chianti Classico “Gallo Nero”.

“Increduli nel credere a questo progetto di modifica al disciplinare di produzione perché volto ad una strategia di gestione a nostro parere non costruttiva e assolutamente priva di idee innovative ed originali di cui invece c’è sempre grande necessità”
Parole del Presidente Giovanni Manetti. 

E qui si apre anche una possibilità di ricorso legale perché la Gran Selezione “è presente sul mercato dal 2014 ed è unicamente una tipologia di Chianti Classico ideata dal lavoro esclusivo del Consorzio Vino Chianti Classico.

Avanti miei prodi si torna alla sfida lancia in testa fra il Cavaliere Bianco e quello Nero di cinquecentesca memoria. È tornato il tempo degli Archi e delle Frecce. Mi domando: “ma è mai sopito?”
La “confusione continua….”








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