martedì 16 maggio 2017

Quelle coppe di champagne in Franciacorta




Quelle coppe di champagne in Francacorta.
Storia di una “folle” visita.

“Ho poco tempo a disposizione facciamo presto!”
 Purtroppo e sottolineo, è cominciata così la visita della cantina dell’azienda franciacortina Monterossa.

Nel peggiore dei modi da parte di una PR (Paola) addetta al ricevimento in azienda.

“Alle 19 devo essere alla lezione di yoga e per nessuna ragione al mondo non voglio perderla”
E chi se ne frega della sua lezione di yoga. O ci ricevi altrimenti non farlo se lo devi fare in modo  fuggente, filante, meglio dire battersela a gambe levate per propri problemi.

È iniziata così la visita da Monterossa ed è continuata peggio durante la “gita giapponese” in cantina dove dovevamo ascoltare una spiegazione del ciclo produttivo del metodo classico, inutile, senz’anima, tra l’altro con errori grossolani (gli zuccheri cercano i lieviti). Pena l’interruzione del percorso.

Un consiglio: Signora Paola quando non ci sono i tempi materiali per una visita “decente” meglio dire di NO. E poi si accerti chi ha di fronte prima di aprire bocca. È uno dei requisiti fondamentali per una professione del genere.

Ma non è finita qui. Il bello “della diretta” si è consumato al successivo step.

Sala degustazione, tavolo con i bicchieri pronti. Si, ma che tipo di bicchier? Le classiche coppe di “Pompadour memoria”.

“Scusi ci può chiarire, illustrare, chiosare la scelta delle coppe?”
“ Le usiamo normalmente in occasioni “ordinarie”; quando abbiamo giornalisti qualificati che devono recensire usiamo i calici tipo scelti dal Consorzio”

E no cara PR. Questa distinzione non deve assolutamente  mai partorire (la triplice negazione è d’obbligo).

Non ha chiesto chi siamo, da dove veniamo, la nostra istruzione enoica e avrebbe voluto liquidarci con un “frizzantino” magari in un bicchiere di plastica?

Forse il frequentare le pratiche ascetiche e meditative potranno portarle dei benefici. Continui a farle.


Un consiglio agli “agenti di zona”. Accertatevi che le visite abbiano tempi certi e persone affidabili  prima di proporle, suggerirle e raccomandarle.



1 commento:

  1. Buongiorno signor Cupisti, sono il titolare dell'agenzia di zona di Monte Rossa.
    Da appassionato di vino, come lei, capisco la sua delusione quando non si riceve l'attenzione che si pensava di trovare. Per evitare che ciò accada tendiamo a programmare con sufficiente anticipo gli appuntamenti, in modo da permettere alle aziende di presentarsi al meglio.
    Nel caso della vostra visita ho ricevuto la telefonata di richiesta pochi minuti prima del vostro arrivo: l'azienda ha accettato la richiesta facendo presente i limiti di un appuntamento improvvisato. I termini della visita erano chiari e accettati dal vostro interlocutore.
    Collaboro con Monte Rossa da diversi anni e conosco la qualità della loro accoglienza che può essere testimoniata da numerosi ospiti, anche della nostra zona.
    Grazie, Franco Santini.

    RispondiElimina