lunedì 16 gennaio 2017

Come volevasi dimostrare




Da: Flipnews.org Pianeta Urano Frammenti Cosmici n. 56


La riflessione d’inizio anno!

Come volevasi dimostrare


Il 2017 è nato “vecchio”. 
Archiviata la vendemmia e conclusi i brindisi di fine anno ecco puntuale l’annuncio “a reti unificate”: il vino italiano conquista anche nel 2016 la leadership mondiale nella produzione con circa 50 milioni di ettolitri e aumenta del 3% il valore dell’export che raggiunge il massimo storico di sempre a 5,2 miliardi (stima Coldiretti). 
Ce ne dobbiamo rallegrare? 
Poi alcune dichiarazioni dell’Assoenologi e articoli comparsi sui siti più accreditati ci portano ahimè a ridimensionare il fenomeno. 
Il primato produttivo davanti alla Francia è dovuto alla crescita in Veneto che si conferma la principale Regione produttrice davanti a Emilia Romagna. In Puglia, da sempre ai primi posti, si registrano perdite in parte limitate da incrementi in particolari produzioni di nicchia”. 
Vediamo il Veneto ed Emila Romagna. 
Accanto a prodotti come Prosecco e Lambrusco (i più venduti e bevuti all’estero), portano in alto la produzione generale i cosiddetti Vini in Pet o Brick, fate voi. 
Quelli dal marketing azzeccato: auguri alla dottoressa…per noi, per voi. 
Il fenomeno Puglia è dato dalla consapevolezza di avere vitigni importanti e dedicarsi più alla qualità che alla quantità. 
Infine l’Assoenologi che, per bocca del suo Presidente Dr. Cotarella, ricorda il gap esistente in termini di fatturato tra noi e i cugini francesi. 
Quest’ultimi con meno produzione incassano di più (che poi è quello che conta!). Infine la deduzione registrata dai pensieri scritti apparsi sui siti maggiormente seguiti e letti. “La maggior parte degli addetti ai lavori ha come unico riferimento vitivinicolo la Francia”. 
Una sudditanza psicologica che ci rende sudditi.   



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