venerdì 25 settembre 2015

Riflessioni e precisazioni sul Banco n. 38



Alcune riflessioni e precisazioni sul Banco n. 38: I Rossi dell’Alto Adige.



Tutto ha un senso, una logica nei Banchi d’Assaggio di Vino una Passione-Fratellanza Enoica che, in questi giorni, compiono otto anni!!!

Il n. 38 è stato la conseguenza della recente “chiacchierata” con Alois Lageder, quando mi indicò quella fascia a mezza altezza che percorre in orizzontale il fianco di una montagna in Alto Adige. 
Eravamo nelle vigne di Magrè, all’inizio della Bassa Atesina e la montagna di riferimento è quella sul lato sinistro che corre verso Termeno, Caldaro, Appiano fino a terminare nei pressi di Bolzano.
  È quella fascia dove, da tempo, si allevano i vitigni internazionali, sia a bacca bianca che nera. È la fascia dove i Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Sauvignon Blanc e Chardonnay si esprimono al meglio: la fascia ribattezzata “bordolese”.

Tutto questo è stato alla base del Banco n. 38. Condividere con gli Amici di Vino una Passione-Fratellanza Enoica vini “normali” a dimostrare la ormai diffusa eccellenza nella produzione dei “bordolesi altoatesini”.  Metteteci poi un intruso “a rendere divertente la serata”, un autoctono diffuso per ricordare la vocazione “primaria” del territorio e il Banco, rigorosamente alla cieca, è servito. Tutto qui. Chapeau!!! 





1 commento: