Alcune riflessioni e precisazioni sul Banco n. 38: I Rossi
dell’Alto Adige.
Tutto ha un senso, una
logica nei Banchi d’Assaggio di Vino una Passione-Fratellanza Enoica che, in
questi giorni, compiono otto anni!!!
Il n. 38 è
stato la conseguenza della recente “chiacchierata” con Alois Lageder, quando mi
indicò quella fascia a mezza altezza che percorre in orizzontale il fianco di
una montagna in Alto Adige.
Eravamo nelle vigne di Magrè, all’inizio della
Bassa Atesina e la montagna di riferimento è quella sul lato sinistro che corre
verso Termeno, Caldaro, Appiano fino a terminare nei pressi di Bolzano.
È quella fascia dove, da
tempo, si allevano i vitigni internazionali, sia a bacca bianca che nera. È la fascia dove i Cabernet,
Merlot, Petit Verdot, Sauvignon Blanc e Chardonnay si esprimono al meglio: la
fascia ribattezzata “bordolese”.
Tutto questo è stato alla base del Banco n. 38. Condividere
con gli Amici di Vino una Passione-Fratellanza Enoica vini “normali” a
dimostrare la ormai diffusa eccellenza nella produzione dei “bordolesi
altoatesini”. Metteteci poi un intruso
“a rendere divertente la serata”, un autoctono diffuso per ricordare la
vocazione “primaria” del territorio e il Banco, rigorosamente alla cieca, è servito.
Tutto qui. Chapeau!!!
Ci sará da aspettarsi qualcosa in futuro! Kaup
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