lunedì 25 novembre 2019

La Guida Michelin si “pappa” Robert Parker






E noi, wine lovers ed addetti ai lavori, continueremo ad insultarci e prendere posizioni  a volte estreme dopo le pubblicazioni di classifiche mondiali dei “migliori vini”. 

Non abbiamo una pallida idea di quello che c’è dietro a queste classifiche e la montagna di denaro che circola.

Ci “scanniamo” sull’olfattivo, gustativo, croccante, minerale, monocorde, tentazione muscolare di questo o quel vino e poi leggiamo che  La Guida Michelin ha acquisito l'intera società di Wine Advocate, il punto di riferimento mondiale nel settore, l’impero cartaceo e digitale fondato da Robert Parker nel 1978.

Parker ormai fuori da qualche tempo, era rimasto solo come socio di minoranza, dopo aver ceduto la società a Soo Hoo Khoon Peng, ex direttore di una società di Singapore, l’Hermitage Wine Company. Adesso è fuori del tutto. Il prezzo dell'operazione della Michelin, ovviamente è top secret.

La Guida Michelin “riafferma la proficua collaborazione avviata nel 2017. La piena integrazione garantirà le sinergie a lungo termine tra enologia e gastronomia attraverso la ricerca di esperienze basate sull’abbinamento di cibo e vino, nonché la creazione di nuovi contenuti e servizi digitali".

È chiaro il concetto?  Leggete quanto affermato da Nicolas Achard, Amministratore Delegato del nuovo gruppo: “ Alle persone curiose di vino e gastronomia verrà offerto un insieme unico di esperienze dal know-how riconosciuto a livello internazionale e da selezioni indipendenti e imparziali di entrambe le società. L’idea è sviluppare un ecosistema digitale che unisca gastronomia e vino fornendo esperienze esclusive".

Non vi fate ingannare dalle parole. Il significato è:” Influenzeremo il mercato delle vendite da leader incontrastati”. Bel colpo!





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