Alla ricerca di “chicche enoiche”.
La conoscete la DOC Faro?
Ci troviamo nel messinese. Per me domanda di esame per il conseguimento del primo attestato di sommelier, correva l’anno…
Allora limitata al solo Comune di Messina. Zona dalle antichissime origini legata ai due nerelli e nocera. Un po’ di storia?
Cesare brindò alla
festa del suo trionfo con un Mamertino, un bianco che ancora si produce da
vitigni Inzolia e Grillo.
La chicca di cui parlo oggi è legata all’avventura di viticoltore Santi Gatto iniziata nel 2007 quando decise di rispolverare la vecchia vigna di famiglia.
“Chiano Conti”, il primo
vino della Tenuta Gatto. Uve provenienti da una vigna molto piccola su una collina
che si affaccia a Sud, delineata da terrazze semicircolari. Produzione: appena 6
mila bottiglie di Doc Faro Chiano Conti, e dal 2019 il bianco Ardalìa, un Igt
prodotto dalla vinificazione in bianco del Nerello Mascalese”.
I vitigni coltivati sono gli autoctoni Nocera, Nero d’Avola
e Nerello Mascalese, dai quali nasce il Doc Faro Chiano Conti
Tante le cose ancora da fare che costituiscono progetti in
fase avanzata come la produzione di
un’antica ricetta messinese, un vino dolce, che chiamano vino
amarena, perché aromatizzato con foglie di amarena, carrubba, fichi secchi. La prima produzione sarà limitata a 400
bottiglie da mezzo litro.
Volete assaggiare le chicche di Santi Gatto?
Dovete attraversare lo stretto di Messina o raggiungere Catania con l’aereo e andarlo a trovare a Messina, San Filippo Inferiore, in via Guardia.
Per adesso non
esiste alcun Consorzio e i pochi produttori possiamo classificarli come “solisti”
del vino. Chapeau!!!
Ecco dove trovarlo e i contatti:
Tenuta Gatto
Via Guardia, 33/a
San Filippo
Inferiore - Messina
www.tenutagatto.it
T. 328
9215301
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